Sono le 15 di venerdì 6 giugno 2014. Nella sala stampa dell’ Udinese calcio c’è un’ aria strana piena di curiosità, anche perché quando è arrivato il Guido già lo conoscevamo, mentre di ‘Strama’ si sa poco, a ben guardare con quell’ Inter non ha fatto male, anzi, ma l’ Inter non è l’ Udinese e qualche dubbio c’è. Qualche minuto ed accompagnato dal Paron che lancia un ‘Siamo una società che punta sempre alla salvezza, ma siamo ambiziosi e puntiamo un giorno a vincere lo scudetto’, da Soldati e Giarretta arriva l’ Andrea. Un romano di quelli che ci piace che sa come trattare i media, entra con modestia ma sicuro nei suoi discorsi. Qualche battutina e parte a ruota libera “Prendete la parte della salvezza delle parole del Patron, non quella dello scudetto. Ho fatto benissimo ad aspettare che l’Udinese facesse tutte le sue valutazioni, rifiutando altre offerte che erano arrivate, l’ ho fatto perché sono stato affascinato dalle idee chiare della società.
Per me l’Inter resta una parte del mio cuore, ma da adesso il mio presente si chiama Udinese, la mia predisposizione nel valorizzare i giovani potrà essere un valore aggiunto.”
L’ atmosfera è bella, quella giusta per iniziare, non si può ora parlare di tattiche organico o altro quello che è chiaro è che Strama è qui per valorizzare quello che avrà per le mani e ci proverà, come ha detto lui vedremo come andrà da metà luglio.