Annata veramente strana e indecifrabile questo 2014/2015 per l’Udinese. La squadra vista contro Inter e Milan non sembra neanche lontana parente di quella timida e abulica scesa in campo per troppe domeniche in casa o fuori. Evidentemente questa Udinese sa dare il proprio meglio solo o quasi sempre contro gli avversari blasonati, come a dimostrare che se solo volesse potrebbe stare in alto, là con le prime della classe. Purtroppo per noi i campionati si fanno soprattutto contro le pericolanti o le formazioni cosiddette provinciali, con maturità di squadra, domenica dopo domenica, ed è forse questo il vero limite delle zebrette targate Stramaccioni.
Dopo il doppio turno contro le milanesi si torna quindi sulla terra, attesi dalla trasferta di Verona contro i gialloblù di Mandorlini. Vediamo se contro gli scaligeri i nostri sapranno dare conferme, seppur tardive ormai, in materia di grinta, carattere e voglia di fare risultato.
Intanto però piove sul bagnato per il mister che dopo la gara di Martedì sera si trova tra le mani la pesante eredità delle squalifiche di Domizzi e Badu. Assenze pesanti alle quali si aggiungono i dubbi sui recuperi di Hertaux e Wague, rendendo obbligata per il tecnico ex-Inter la ricerca di nuove alchimie tattiche in difesa e a centrocampo, sempre se qualcuno dei laterali arretrerà come quarto di difesa. In attacco tutto dipenderà dalla condizione di Di Natale, 3 partite in una settimana non sono uno scherzo e molto si deciderà nella immediata vigilia della gara.
In casa gialloblu regna tutto sommato il sereno con una salvezza ormai acquisita e l’ennesima grande stagione dell’immarcescibile Toni. Proprio l’ex viola rimane il boccone più indigesto per l’Udinese, spesso vittima delle prodezze del fromboliere scaligero. Servirà un occhio di riguardo per l’ex campione del mondo di Berlino 2006, capace di spostare gli equilibri di gare in bilico come quella che quasi certamente si andrà a vivere domenica al Bentegodi.
Pochi i precedenti in serie A tra le due formazioni, con un considerevole buco temporale tra la prima sfida datata 1957/1958 e la successiva svoltasi nei primi anni 80. In tutto quindi 12 precedenti tra Verona e Udinese con i friulani fin qui mai vincitori in casa veronese e capaci di soli 5 pareggi, l’ultimo dei quali arrivato proprio l’anno scorso grazie al 2 a 2 finale.