Onestamente c’eravamo illusi un po’ tutti dopo il brillante avvio di campionato, ma forse i nodi irrisolti dell’Udinese stanno venendo piano piano al pettine. Domenica contro il Chievo abbiamo, giustamente, speso le lodi e celebrato il nuovo traguardo del sempiterno Totò il quale entra, una volta di più, nella storia dell’Udinese e del calcio italiano. Detto questo però non può passare in secondo piano l’ennesima prestazione deficitaria di una squadra che, al cospetto del Chievo, traballa e patisce non poco, prima di impattare la gara sull’ uno a uno.
La rosa di Stramaccioni a conti fatti non è molto dissimile da quella dello scorso anno; Konè, Thereau e Piris sono onesti giocatori che danno esperienza e poco più. Analizzando la situazione per reparto, la difesa rimane ancorata sugli uomini dello scorso anno, anche se in questa stagione si può contare su un Widmer in più. Il centrocampo appare orfano, ormai da qualche stagione, di un elemento dai piedi meno ruvidi mentre l’attacco rimane il film già visto andato in scena negli ultimi anni: dietro Di Natale il vuoto. Muriel è sempre ai box, Nico Lopez è stato dato via e Thereau, che qualche gol lo fa, non è mai stato storicamente un cecchino. A onor del vero, oltre al nostro capitano, quest’anno almeno la barca si regge anche sul neo arrivo Karnezis che, buon per tutti, sembra far tornare i conti nel ruolo di estremo difensore.
Insomma, se forse speravamo di non rivivere la sofferta stagione appena passata, adesso comincia ad emergere la reale caratura della squadra, e la sensazione per chi guarda da fuori è che si stia andando incontro ad un altro campionato avaro di soddisfazioni. E adesso, con due punti all’attivo nelle ultime quattro gare, i bianconeri si apprestano ad affrontare in successione Milan e Inter a San Siro, partite utili almeno per dirci quale sarà la reale dimensione della compagine friulana.
Intanto piove sul bagnato e Widmer si ferma in allenamento, per lui la trasferta col Milan rimane a rischio. Rientra invece Konè dalla squalifica e non essendoci al momento altre assenze si va verso il collaudato modulo con Thereau e Di Natale in avanti e B. Fernandes alle loro spalle.
Dal canto suo il Milan, archiviato il pari nel derby, si appresta a cercare contro i friulani quella vittoria che manca loro dal successo contro il Verona del 19 Ottobre. Pochi dubbi di formazione per Inzaghi che a parte De Jong e Alex ancora da valutare può contare sull’intera rosa a disposizione. Probabile attacco quindi con Torres unica punta e il terzetto Menez, El Shaarawy e Bonaventura a supporto.
Poco lusinghieri i precedenti a Milano sponda rossonera per l’Udinese. In 39 incontri al Meazza in serie A i nostri hanno strappato solo quattro successi a fronte delle 22 vittorie dei padroni di casa; le zebrette non trovano i tre punti in casa del Milan dalla stagione 2006/2007 grazie al 3-2 finale, ci andò però molto vicino 4 anni dopo quando solo un gol viziato da fallo allo scadere di Ibrahimovic salvò i rossoneri dalla débâcle interna e impattò il risultato sul 4 a 4.
Curiosità su curiosità, dirigerà l’incontro ancora Valeri. Il fischietto romano ha già diretto la stessa gara il 3 Febbraio 2013 quando salì agli ‘onori’ della cronaca per la concessione a tempo scaduto di un rigore inesistente ai padroni di casa, grazie al quale la squadra meneghina superò i friulani per 2-1. Fischio d’inizio previsto per le ore 15.