Se adesso si comincia a perdere malamente anche in casa allora iniziano i dolori. Qualche prova anomala in trasferta, magari contro Juve e Fiorentina, si può mettere in conto, ma scialacquare un vantaggio iniziale con una prestazione opaca, in casa contro il Genoa, no. Il campanello d’allarme è suonato altissimo se è vero che pure il paron e la dirigenza qualche parola di incredula contrarietà l’hanno espressa.
Più che un problema fisico, domenica è sembrato venire meno lo spirito e l’umiltà che avevano permesso ai bianconeri di conquistare la terza posizione in classifica; troppe distrazioni e qualche superficialità hanno condito l’amaro piatto contro il vecchio Grifone, e attenzione che adesso ci tocca il turno in trasferta contro un Palermo protagonista di una vittoria scintillante a Milano sponda Milan.
Stramaccioni è apparso subito consapevole delle problematiche emerse nella sua squadra nell’ultima al Friuli, per cui non si escludono novità di formazione al Barbera. Se Di Natale e Thereau appaiono confermatissimi là davanti, a centrocampo dovrebbe ritornare dal primo minuto Badu, mentre Kone, se confermato nell’undici titolare, potrebbe essere spostato in fascia per dar corpo ad un classico 4-4-2.
Contro i rosanero comunque sarà indispensabile ritrovare compattezza e unità di squadra, altrimenti se si gioca come a Firenze sarà dura uscire indenni dalla trasferta isolana. La squadra del presidente Zamparini tra alti e bassi ha comunque messo in evidenza alcuni giovani interessanti quali Bellotti e Dybala, ma quel che più conta in questo momento è che i siciliani sono reduci dal colpaccio del Meazza, arrivato dopo una prestazione sontuosa che ha annichilito il Milan di Inzaghi. Probabile 3-5-2 per il padroni di casa con Dybala e Vazquez coppia temibilissima in avanti pronta a sfruttare i varchi concessi dalle zebrette.
Sono solo 16 i precedenti tra le due squadre in serie A al Barbera. L’ultima risale ad un paio d’anni fa quando i bianconeri vinsero per 3 a 2 condannando i padroni di casa alla serie B. in tutto i siciliani guidano il computo con 8 successi a 5 ma memorabili rimangono le vittorie friulane del 2004/2005, 5 a 1, e soprattutto del 2010/2011 quando uno scatenato Sanchez guidò i nostri al 7 a 0 finale.
La direzione della partita tocca all’arbitro Doveri di Roma. Il fischietto laziale non dirige i bianconeri dalla vittoria interna contro il Catania del 31 Marzo scorso. Fischio d’inizio domenica, alle ore 15.