Il grigio pareggio di Bergamo ci restituisce una Udinese ancora più indecifrabile. Nessuno discute la priorità dell’obiettivo salvezza ma, in un campionato caratterizzato da poca qualità e da limiti tecnici generalizzati, non provare a vincere nemmeno quando ti ritrovi contro un avversario in dieci e per di più in crisi di risultati da tempo, non fa altro che alimentare le perplessità attorno alla gestione tecnica dei bianconeri.
Anche il tanto sbandierato progetto Udinese, di cui la costruzione del nuovo stadio rappresenta per molti il segno più tangibile, stride terribilmente con quanto messo in “campo” dalla società negli ultimi 3 anni. È abbastanza inutile dotarsi di un teatro tipo “la Scala” se poi a recitare viene chiamata la volenterosa compagnia teatrale di qualche associazione di dopolavoristi: lo spettacolo, alla fine, per forza di cose ne risente.
Raggiunta la quota di 32 punti, al pari di Sassuolo e Verona, lasciando dietro compagini del calibro di Atalanta, Chievo, Cagliari e Cesena (omettendo il derelitto Parma), il tutto dopo 27 giornate, imprime forte la sensazione che un altro anno sia stato buttato via nell’anonimato. La cessione di Muriel a gennaio poi sembra la ciliegina sulla torta del progetto di “ridimensionamento” delle ambizioni bianconere.
Ormai comunque non si può tornare indietro, almeno la ricostruzione del nuovo Friuli procede a passi spediti e se non altro il 2015 sarà ricordato come l’anno della rinascita dell’impianto dei Rizzi.
Adesso i nostri sono attesi dall’impegno di domenica sera contro la Fiorentina ed è difficile ipotizzare cosa attendersi dal turno contro i viola. Le partite disputate in casa durante questa stagione sono macchiate da molte sconfitte e da troppe prestazioni sotto tono. Fortunatamente (per noi) la squadra di Montella è reduce dalla partita di coppa contro la Roma e magari a Udine Neto e compagni non arriveranno al massimo della brillantezza fisica.
Poche notizie sulla formazione anti-gigliati anche se razionalmente Stramaccioni non dovrebbe intaccare più di tanto l’undici di Bergamo. Solo Kone è in forte dubbio per guai muscolari ma se il mister optasse per le due punte il greco sarebbe rimpiazzato da Thereau.
In casa Fiorentina si fa la conta dopo i molti impegni ravvicinati; Gomez è in dubbio così come l’ex Pizarro e Savic. Possibile l’impiego di Gilardino unica punta con Ilicic e Diamanti in appoggio. Osservato speciale l’egiziano ex Chelsea Salah, capace con le sue accelerazioni di spaccare la partita in qualsiasi momento.
Buona per le zebrette la storia recente al Friuli contro la Fiorentina. Dei 14 successi bianconeri sulle 38 partite disputate sin qui, ben 7 sono datati dal 2000 ad oggi; per il resto si contano 13 pareggi e 11 successi ospiti, l’ultimo dei quali risale alla stagione 2009/2010 grazie al gol di Vargas.
È stato reso noto il nome del direttore di gara designato per la partita contro i viola di domenica sera: sarà il sig. Irrati della sezione di Pistoia. L’arbitro toscano (curioso proprio quando si gioca contro la Fiorentina) è già stato visto quest’anno dirigere i colori friulani contro il Genoa in casa e la Sampdoria fuori.