L’Udinese non si ferma più. Gli uomini di Guidolin fanno e disfano a piacimento al Barbera, domano gli ardori dei padroni di casa e alla fine conquistano tre punti preziosissimi che consentono loro di agguantare il quinto posto in solitaria, superare la Roma e tenere a distanza la Lazio. Una volta di più in Sicilia l’ha fatta da padrona la straordinaria superiorità fisica dell’undici friulano, una superiorità a tratti imbarazzante, emersa a scapito dei rosanero che, a parte tanta buona volontà, poco hanno potuto contro i bianconeri.
Adesso appuntamento con la storia: sia perché contro l’Atalanta domenica si insegue la settima vittoria consecutiva, che varrebbe un record inimmaginabile fino a qualche mese fa, sia perché si gioca per l’ultima volta nel “vecchio” Friuli, prima che il glorioso impianto venga smantellato a beneficio di uno più moderno e funzionale.
Per l’impegno contro i bergamaschi rientrano i vari Pinzi, Domizzi e Danilo ma a ben vedere, ora come ora, chiunque scenda in campo dimostra affidabilità e sicurezza, nonché una tenuta fisica scintillante. Comunque sia, se Di natale non dovesse accusare qualche affaticamento dovuto agli impegni ravvicinati, spazio all’undici visto contro la Sampdoria con Muriel pronto dalla panchina a dare il suo prezioso contributo.
Di contro a Udine arriva un’Atalanta salva, tranquilla e probabilmente già in vacanza, dovrebbe essere tutto facile per le zebrette ma, se le frasi fatte a volte possono avere un senso, è bene ricordare che è proprio nelle partite all’apparenza semplici che si possono fare i tonfi più sonori. Concentrazione massima quindi per una Atalanta che si presenterà al Friuli senza Cigarini e Stendardo squalificati ma con con l’ex Denis a guidare l’attacco orobico.
Sono 28 i precedenti in serie A tra le due squadre al Friuli, suddivisi in 16 vittorie friulane e 7 bergamasche. L’anno scorso finì a reti bianche mentre nel 2009/2010 ci fu l’ultima vittoria atalantina.
A dirigere la storica partita sarà il sig. Rizzoli di Bologna, alla sua “prima volta” nella stagione in corso al Friuli.
Appuntamento quindi a domenica pomeriggio, per tifare Udinese e vivere un momento di dolce nostalgia sapendo che sarà l’ultima del “vecchio” Friuli, stadio che per molti di noi è stato come una casa dove ritrovarsi per gioire e soffrire insieme, e luogo dove mio papà mi insegnò ad amare i colori friulani.