L’ Udinese di Colantuono, per ora mutevole come il meteo di questi giorni, offre sprazzi di buon calcio contro un Novara volonteroso ma per nulla irresistibile. Al contrario che con la Spal le gambe sembrano più leggere, si vede movimento senza palla, Guillerme inchioda una fucilata sotto la traversa e subito dopo Brunetto sfrutta un assist di un ottimo Di Natale che nonostante i numeri oggi non riesce ad andare a bersaglio, e porta i bianchi e neri sul 2 a niente dopo una bella azione corale avviata da Badu oggi in splendida forma. Ci si rilassa un poco ed anche il sempre ottimo Orestis ha un mancamento che fa accorciare le distanze ai lombardi ma Edenilson chiude i conti sul 3 a 1 che lancia i Cola-boys al prossimo turno dove si troverà l’ Atalanta, pozzo di ricordi per l’ attuale allenatore Friulano. Niente male ma domenica sarà un’ altra storia, che forse potrebbe far vivere il calcio in modo diverso anche a chi di calcio non vive soprattutto se si rubasse qualche punto alla vecchia signora. Ma come si approccia ad una partita di calcio chi vede questo sport solo come uno dei tanti?
Domenica 16 agosto, iniziano le mie ferie; è pomeriggio e ci stiamo preparando per uscire per una passeggiata in centro nella località balneare dove siamo arrivati il giorno prima.
“A che ora pensi che potremmo ritornare a casa?” – chiede all’improvviso il mio compagno – “perché sai… se non ti dispiace… alle 18.30 …. ci sarebbe …… c’è l’ Udinese che … “
“Vuoi vedere la partita?” gli chiedo io per facilitagli le spiegazioni
“… è una partita di Coppa Italia …. il primo torneo ufficiale … “
Partita di Coppa Italia …. Campionato ….. Coppa Uefa ….. per me sono tutte uguali, non ne vedo le differenze sempre partite di calcio sono! (ma un tempo ad agosto non era in ferie anche il calcio?)
Ma siamo in vacanza, mi sento buona, e per compiacere il mio uomo rispondo con un sorriso a pieno viso “Certo Amore torniamo in tempo per vedere la partita!”.
E cosi dopo una veloce passeggiata tra i negozi del centro,o con solo il tempo di lanciare fugaci occhiate alle vetrine dei negozi, rientriamo di tutta corsa a casa, complice anche un temporale che stava per sopraggiungere alla nostre spalle.
Rientro in casa, ricerca affannosa del canale TV, lui disteso sul divano e sullo schermo i giocatori che inseguono il pallone.
“Partita leggera “ commenta lui , forse per farmi capire un po’ quelle immagini che scorrono sul video. “Udinese – Novara, vedi, non giocano male, ma si tratta di una ‘partita d’estate’ teoricamente facile da giocare” anche se è un torneo importante.
Ma perchè esistono anche partite d’estate e partite d’inverno? Quale è la differenza? La location dove si svolgono? Al mare o in montagna? L’abbigliamento usato, costume da bagno o sciarpe e berretti? Ecco che scopro un altro aspetto di questo sport… “il Calcio, questo sconosciuto”.
Squilla il telefono, lui risponde e mentre parla si perde il primo gol. Rientra in salotto.
“Hanno segnato” gli annuncio calma…
“Chi ? “
“Credo quello la che stanno riprendendo con una espressione felice”…
“è stato Guillerme come ha segnato?” – poi vedendo la mia espressione persa continua “va bene…. vedrò il replay
Mi sento come una mosca bianca, appartenente ad una minoranza di italiana che di calcio non ci capisce nulla ma che si adegua a sorbirsi un ora e mezza di partita alla TV in una domenica pomeriggio al mare con un temporale che avanza.
Per fortuna che esistono i libri!…
Forse tutti dovremmo alleggerire un poco questo ‘sport’ se ancora così si può chiamare il calcio, ma certo la passione per questa cosa è difficile da spiegare a chi non riesce a viverla come tale…continueremo a provarci.