
Al Giro delle Fiandre è partito il conto alla rovescia in vista del passaggio della Corsa Rosa sull’iconica salita di San Pietro di Feletto. Martedì 15 aprile, a Ca’ del Poggio, il convegno “Il talento: riconoscerlo e svilupparlo” con l’ex arbitro internazionale Daniele Orsato, l’allenatore Luca Gotti, il ciclista Andrea Vendrame e i giornalisti di Sky Sport
San Pietro di Feletto (TV), 10 aprile 2025 – Da Ca’ del Poggio a Grammont. I muri d’Italia e Belgio confermano il gemellaggio nel segno del grande ciclismo, in vista dell’appuntamento più atteso: il passaggio della quindicesima tappa del Giro d’Italia che transiterà sull’iconica salita di San Pietro di Feletto il 25 maggio, terza domenica di corsa della 108^ edizione del Giro d’Italia.
In occasione del Giro delle Fiandre, Alberto Stocco si è recato in Belgio per rinnovare il sentimento di vicinanza che da diversi anni lega il Muro di Grammont a quello di Ca’ del Poggio. Da una parte la più classica e mai dimenticata ascesa del Giro delle Fiandre, dall’altra lo strappo tra le colline del Prosecco, che si prepara ad accogliere l’ottavo passaggio del Giro d’Italia.
Un momento fortemente voluto dalla Regione Veneto e in particolare dal presidente Zaia che vede nel Muro di Ca’ del Poggio un elemento trainante nella promozione del territorio, il simbolo di un turismo lento, sostenibile, che si identifica facilmente nella bicicletta.
Appena rientrato a San Pietro di Feletto, Stocco ha effettuato un simbolico taglio del nastro sul Muro di Ca’ del Poggio a sancire l’inizio del conto alla rovescia verso il ritorno della Corsa Rosa sulla celebre ascesa tra i vigneti. Al suo fianco c’era anche Poggy, la simpatica mascotte del Muro, che il 25 maggio promette di divertire grandi e piccini.
Per la Corsa Rosa si tratterà, come detto, dell’ottavo passaggio sul Muro di Ca’ del Poggio, dopo gli applausi ricevuti con le edizioni 2009, 2013, 2014, 2017, 2020, 2022 e 2024. Non solo, nel 2025, tornerà sul Muro anche il Giro d’Italia Women, già transitato qui nel 2014 e 2017. L’appuntamento è per il 9 luglio, e sarà un altro momento da non perdere per tutti gli appassionati di ciclismo.
Ad un anno esatto dall’ultima volta (era il 25 maggio 2024) la grande festa rosa tra le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è dunque pronta a riproporsi con quella che ormai, a buon diritto, può essere inserita tra le salite più classiche del Giro d’Italia.
Il Muro di Ca’ del Poggio – unica salita ufficialmente certificata dalla Federazione ciclistica italiana, gemellata dal 2016 con il Muro di Grammont e dal 2018 con il Mur-de-Bretagne, che nel 2025 ospiterà l’arrivo di una tappa del Tour de France – ha caratteristiche uniche. Si sviluppa per poco più di un chilometro su strada interamente asfaltata, con pendenza media del 15% e punte del 19%. E’ uno strappo deciso, quasi violento, che anche nel 2025 si candida ad essere tra i momenti più spettacolari e attesi del Giro d’Italia.
Un autentico spettacolo verticale (anche se ci troviamo solo a poco più di 200 metri di quota sul livello del mare) che promette di ricreare la magia dei ventimila e più appassionati che nelle ultime edizioni – l’anno scorso, sotto la pioggia – hanno accompagnato il passaggio dei corridori tra i vigneti.
Tra i momenti che scandiranno la marcia di avvicinamento alla tappa del Giro d’Italia del 25 maggio c’è anche il convegno dal titolo “Il talento: riconoscerlo e svilupparlo” che martedì 15 aprile, alle 20.30, a Ca’ del Poggio, con organizzazione della sezione AIA di Conegliano, vedrà gli interventi di Daniele Orsato (ex arbitro internazionale), Luca Gotti (allenatore di serie A), Andrea Vendrame (ciclista professionista) e dei giornalisti di Sky Sport Fabio Tavelli, Vittoria Orlando e Leo Turrini.
In precedenza, domenica 13 aprile, alle 20.30, per “Parole in un bicchiere”, rassegna letteraria itinerante nel territorio di San Pietro di Feletto, Ca’ del Poggio ospiterà l’incontro con lo scrittore, fumettista, musicista e conduttore radiofonico Gianluca Morozzi che presenterà il suo ultimo romanzo “Che fine ha fatto la neve”.