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L’ Udinese dovrebbe lottare con le unghie con i denti per fare punti contro una diretta avversaria a caccia di punti salvezza. Negli ultimi periodi c’è stata una certa ripresa per quanto riguarda il gioco dei bianconeri che oggi però sono annebbiati d impauriti. Scuffet, confermato tra i pali fà un miracolo, l’ Atalanta spinge, l’ Udinese stà a guardare e lo fà anche la difesa bianconera quando viene infilata dal delizioso pallonetto di Brivio complice anche un’ incertezza del giovane estremo bianconero.
Seppur ci sia da segnalare un salvaraggio atalantino in mischia i bianconeri non ci
sono, creano poco e subiscono. Certo l’ ambiente non è sereno, ma nel primo tempo
oggi è mancata la squadra, la precisione la cattiveria.
Oggi al tecnico non si può imputare nulla, ha fatto tutte le prove possibili cercando di ovviare ad un’ assenza pesante come quella di Pereyra che è uno dei pochi che può incrinare le difese avversarie con le sue incursioni. Come ha detto il mr dei nerazzurri, ‘L’ allenatore può dare indicazioni, fare le formazioni, i cambi, ma in campo vanno i giocatori e se creano le occasioni e non la buttano dentro non è certo colpa dell’ allenatore’ Le due punte con un buon Di Natale ed un Muriel scandaloso non hanno dato i frutti sperati. Fortunatamente l’ ingresso di Lopez ha portato un p’ò di movimento ed ha propiziato il gol ma certamente per il prossimo campionato bisognerà correre ai ripari. Quanto utili sarebbero ora Pasquale, Angella o Coda per la difesa, un cervello a centrocampo come Batocchio, e sarebbero tutte scelte a costo zero, poi ci vorrebbed una punta centrale che oltre ai gol, può servire, con le spizzate, gli inserimenti dei compagni di reparto? Certo ormai se ne riparlerà il prossimo anno, quando tutto sarà strano e diverso, a cominciare dallo stadio che sembra non potrà accogliere più di 10.000 posti causa lavori, dal tecnico che non si sa se ci sarà ed eventualmente in che veste, e da chi viene e chi và per creare quella che dovrebbe essere l’ Udinese del futuro.