“Sembrava l’Udinese di due anni fa…”. Questa forse è la frase (letta o sentita in giro..non ricordo bene) che dipinge meglio di ogni altra cosa la caratura dell’Udinese vista domenica al Tardini, capace di affondare un Parma mai in partita e mettere in vetrina un Luis Muriel devastante. Con i tre punti incamerati in Emilia l’Udinese scavalca il Catania e si avvicina sensibilmente alla zona Europa League, riscoprendo il gusto primaverile della volata europea, come fu per gli ultimi due campionati.
Anche se Roma, Lazio e Inter sono temibili compagni di viaggio e non sarà facile avere la meglio partendo da dietro, per il terzo anno consecutivo i bianconeri devono fare i propri conti europei a partire dalla squadra di Lotito, che anche quest’anno arriva al Friuli, in primavera, per un crocevia fondamentale verso i sogni di gloria.
Le zebrette, reduci da due vittorie di fila, appaiono in crescita di condizione e, senza pressioni di sorta, anche la testa dei giocatori sembra più libera e capace di far rendere al meglio gli ingranaggi di mister Guidolin. L’unica nota stonata ancora una volta viene dal giudice sportivo che ferma ai box Muriel proprio quando rientrerà capitan Totò dopo il proprio turno di squalifica. Sembra un destino beffardo ma, che sia scelta tecnica o infortunio o altro, quest’anno è veramente dura vedere i due fuoriclasse bianconeri giocare assieme.
Comunque sia la condizione generale della squadra è buona e anche la difesa ritrova Benatia dopo la squalifica, portando l’undici bianconero praticamente alla formazione tipo. Modulo pressochè invariato per Guidolin che appoggerà Di Natale in avanti con i due trequartisti (Pereyra e Maicosuel) mentre Allan e Lazzari saranno affiancati da Basta e Gabriel Silva sugli esterni.
La Lazio che arriva al Friuli sabato sera è ben distante, almeno nei risultati, da quella che strapazzò le zebrette all’andata per 3 a 0; falcidiata dagli infortuni in difesa e con le prime polemiche interne dopo i soli 12 punti in 13 giornate, la squadra di Petkovic dovrà fare a meno di Lulic infortunato, oltre ai vari Konko e Pereirinha acciaccati, Cana squalificato e con Ledesma in dubbio dopo una botta rimediata contro la Juve. Probabile a questo punto un 4-5-1 con Klose unica punta appoggiato dagli inserimenti dei centrocampisti quali Hernanes, Candreva e Mauri che sono forse l’arma migliore dei capitolini.
La storia recente del match ha sempre significato preliminari Champions, soffiati per due anni di fila dalle zebrette ai biancocelesti proprio grazie alle vittorie in casa, sempre in primavera inoltrata. Grazie agli ultimi due successi poi Di Natale e compagni hanno ribaltato il bilancio totale di vittorie negli scontri diretti a Udine, passato ora a favore delle zebrette che guidano il computo complessivo con 12 vittorie a 11 e 10 pareggi. Importantissimo, statistiche alla mano, il rientro di Totò, sempre a segno in casa contro la Lazio nelle ultime sei stagioni.
A dirigere l’importante anticipo di sabato sera sarà il sig. Guida di Torre Annunziata, già visto al Friuli quest’anno per la sfida contro la Roma dello scorso Marzo e a Bergamo per il pareggio delle zebrette contro l’Atalanta.