Anche questa volta è andata come modestamente e a ragion veduta avevamo preconizzato noi. Per la seconda volta consecutiva. Anche questa volta una Udinese che ha scoperto la particolare ma preziosa virtù di sapersi difendere e ripartire ha strappato punti chiave ad un altro avversario ostico ed in una congiuntura di classifica problematica. Qualcosa è cambiato rispetto a questo dato, perché la volta scorsa l’Udinese aveva vinto contro l’Atalanta che non ha certo problemi congiunturali rilevanti, tutt’altro visto che è da ritenersi la sorpresa di questo campionato in corso di svolgimento. Non è cambiata però la pasta dei due avversari consecutivi considerati, perché l’Atalanta impegnata in scalate di classifica in verità ha, per motivi opposti, la stessa necessità di essere grintosa che ha il Crotone che ha la necessità di allontanarsi dai bassifondi della classifica della massima serie. Solo che il livello tecnico delle due squadre è ben differente, e questo possiamo dirlo perché la differenza di cabotaggio tra le due squadre si è palesata nel concreto, proprio sul campo. L’Atalanta a Bergamo le sue belle cose le aveva fatte vedere, anche se era incappata in una giornata del tutto storta dal punto di vista delle alchimie agonistiche esprimibili e delle fortune tratte. Con il Crotone invece la minestra con tutto il rispetto è stata ben più insipida, con i calabresi che sul campo della “Dacia Arena / Friuli” hanno facicchiato nel primo tempo facendo vedere qualche contropiede gestito con massima dignità, per poi perdersi in un secondo tempo nel quale la situazione ha deposto totalmente a favore delle zebrette friulane. Quindi possiamo dire che in casa contro il Crotone il compito dell’Udinese è stato decisamente più facile, perché il Crotone a sua volta è capitato in una giornata nella quale non è ben riuscito a decifrare il copione di una partita nella quale l’Udinese ha connotato i suoi eventuali punti deboli in misura davvero limitata. E a fronte di una Udinese messa in campo in maniera assai avveduta ed accorta ha potuto fare ben poco. E’ stata per l’appunto una Udinese non esorbitante ma che aveva un suo perché, aveva le cose giuste al posto giusto, nel momento congiunturale esatto in cui questa situazione si doveva presentare. Una Udinese che a proposito di alchimie ha scoperto la formula giusta attraverso la quale non farsi trovare mai impreparata in ogni fase di una gara. Il giusto connubio tra necessità di preservazione difensive e propositi d’attacco. Lo avevamo sottolineato nella scorsa edizione di questa nostra annosa rubrica. L’Udinese ha trovato il giusto modus per non farsi trovare impreparata quasi mai, il modo per far sembrare che i suoi problemi di ogni tipo che fino a non troppo tempo fa si palesavano si sono ridotti in maniera e misura davvero rilevanti. E per giunta, a questo punto del campionato, l’Udinese è riuscita ad assolvere in maniera egregia a quella che era una delle sue necessita principali, portando a termine questo compito per un buon 90 %. L’Udinese è riuscita a trarre frutti in quasi tutte le partite che la vedevano opposta alle concorrenti dirette di classifica di non grande cabotaggio, presentandosì alla vigilia della gara clou che chiude questo ciclo con un bottino quasi perfetto, se si mette in evidenza il fatto che l’Udinese ha fallito in questa sua missione solo al cospetto del Cagliari, lasciandosi dietro solo in quell’occasione tre punti che potevano fare anch’essi comodo. Ma è inutile piangersi addosso ora; in quella partita le cose sono andate come sono andate, errare è umano e si è errato al cospetto di una formazione di tutto rispetto com’è quella isolana. Quindi non serve esternare troppi rimpianti rispetto a quei tre punti andati persi. Piuttosto bisogna porsi ora un unico obiettivo. Quello di recuperare quei tre punti persi nella assai difficile partita di Genova contro la Samp, rispetto alla quale c’è da dire che anche solo un punticino, ove collezionato nella serata di oggi, ossia del giovedì prenatalizio di questo 2016, farebbe assai comodo. Quindi non rammarichiamoci proprio se a Genova non dovesse perfezionarsi il bottino pieno, se non dovessero arrivare i tre punti, perché comunque l’Udinese sarebbe in tabella, discorrendo delle aspettative in termini di punti che dovevano essere soddisfatte a questo punto del campionato. L’Udinese in classifica, specie se a Genova arriveranno più o meno punti, sarà esattamente al suo posticino di tutto rispetto. Piuttosto, invece, la preoccupazione dell’Udinese come società di calcio dovrà essere una ben individuabile. Ossia quella di spendere la finestra di calciomercato di Gennaio, al fine di perfezionare un giusto turnover a livello di organico utile a rendere perfettamente equilibrata la rosa dell’Udinese di oggi. E questa situazione è già marcatamente annotata sul taccuino della dirigenza dei friulani del pallone, perché il presidente Soldati ha recentemente fatto specifico riferimento all’intento di cogliere questo specifico obiettivo. Non resta quindi che confidare nella coerenza della dirigenza bianconera, che a gennaio vorrà confermare l’intento di assestare quelle mosse di mercato utili a rendere a mister Delneri una squadra completa sotto ogni punto di vista. A quel punto l’Udinese potrà ritenersi davvero a posto, potendosi inserire a pieno diritto nel novero di quelle squadre che dopo essersi assicurate una posizione che consente di essere praticamente certi sulla conquistata salvezza possono pensare pure ad ulteriormente nobilitare i propri traguardi, guardando a permanere in una parte sinistra della classifica che l’Udinese andando avanti di questo passo farà propria nell’arco di ulteriori pochissime mosse ancora da comnpiere. Questo visto che probabilmente il solo risultato che potrà maturare oggi stesso in serata contro la Samp potrà essere determinante rispetto al fatto di creare tra l’Udinese e le concorrenti più prossime quel vuoto di separazione in classifica che a questo punto avrebbe lo stesso medesimo valore di un grande mare utile a far permanere l’Udinese tranquilla sul suo atollo sperduto della soddisfazione, sull’isola felice alla quale massimamente auspica. Il decimo posto è lì davanti, e facendo punti a Genova potrebbe consolidarsi rappresentando la tanto sospirata Itaca per un Udinese che così lascerebbe tutti soddisfatti. Pubblici di sua pertinenza e maestranze coinvolte in primis. Far punti a Genova sì, metterebbe tutti con l’animo in pace in vista del Santo Natale alle porte e della resa dei conti decisiva del giro di boa del campionato corrente, che sì avrà tra la prima e la seconda quindicina di gennaio.
Articolo di
Valentino Deotti
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