Diciamolo subito, ripetiamolo: Taranto non avrebbe meritato di perdere, così come Cividale. Entrambe sono formazioni sontuose, che si sono affrontate (non me ne vogliano gli amici di San Vendemiano e Fabriano) in una semifinale che sa da finale. La voglia di Taranto di riportarsi a casa il vantaggio del fattore campo si capisce dopo soli 15”, quando Duranti si fa trovare ben piazzato in angolo ed imbuca una tripla. La ‘garra’ jonica è ancor più evidente quando Matrone e Duranti catturano due rimbalzi offensivi, dopo l’errore in attacco di Miani, portandosi sullo 0-5 con il numero 99 ancora mattatore. Il centro rossoblu stampa una stoppata perentoria a Miani, che recupera il rimbalzo su un errore di Duranti ma perde palla, permettendo a Morici di segnare il canestro dello 0-7 dopo nemmeno due minuti di gioco. La Gesteco è tesa, impaurita e poco fluida, gli ospiti viceversa sono aggressivi e tonici: 1 / 2 di Matrone dalla lunetta dopo il primo fallo di Battistini e otto punti di vantaggio esterno. Ci vogliono 200 secondi perché Battistini realizzi i primi due punti ducali, subito pareggiati dal solito Matrone che in questo primo periodo fa bello e cattivo tempo in area: dopo un altro errore Gesteco in attacco, il numero 19 raccatta l’ennesimo rimbalzo offensivo e porta la sua squadra a dieci punti di vantaggio.
Sbaglia Fattori dall’area, lo imita Diomede ma Duranti svita la lampadina concedendo a Matrone il punto del 2-14 a metà del primo periodo: Pilla chiama minuto di sospensione per fermare il flusso di punti tarantini, con i ragazzi di coach Olive che sembrano mordere i palloni guadagnandosi un numero infinito di seconde e terze occasioni. Alla Gesteco servono altri tre minuti per portarsi a quota 4, ancora con Battistini che infila due liberi; dopo due errori di Morici in attacco, si iscrive a referto anche Chiera che porta i suoi a -8. A questo punto c’è una piccola svolta nella gara: Matrone, in attacco, cerca un passaggio dietro la schiena per un compagno: contropiede di Chiera, due punti di Battistini. Stanic perde palla nell’azione successiva, Rota assiste ancora Leo per il 10-14 dell’8′. Tocca ad Olive chiamare minuto di sospensione ma i suoi sembrano avere perso un po’ di smalto offensivo. Capitan Fattori porta i ducali a -2 a 80 secondi dal primo intervallo, ma un fallo di Miani concede due liberi a Matrone che riallunga il divario. A 33 secondi dal fischio Rota segna la prima tripla della sua gara, subito imitato da Bruno: ancora Eugenio mette il -2 allo scadere: 17-19 Taranto. Secondo quarto che si apre con estremo nervosismo e tanti errori offensivi, tanto che i primi punti li segna Rota dalla lunetta dopo un fallo di Stanic su conclusione tentata oltre l’arco: 2/3 e pari 19 al 13′. Dopo un minuto Ale Cipolla realizza da tre il primo vantaggio interno, ma subito il fromboliere Manuel Diomede riappariglia le squadre sul 22 al 14′. Miani riporta in avanti i suoi, Morici prima sbaglia poi sfrutta il rimbalzo di Diomede per rifarsi (24 pari a metà quarto). Fallo di duranti su Cipolla, tripla di Fattori che riporta avanti i suoi; Duranti subisce fallo e dalla lunetta porta Taranto sul -1. Dall’arco sbagliano Fattori e due volte Chiera con in mezzo l’errore da fuori di Duranti, che al 16’40” riporta avanti Taranto. Sempre il 99 commette fallo su Cipolla che dalla lunetta fa 29-28. La girandola di sorpassi e controsorpassi continua con Manuel Diomede e, a 30” dalla fine, dai primi due punti della serie del giovane Andrea Pellecchia con un jump shot da breve distanza (29-32 a 12” dalla fine). Ci pensa Adrian Chiera, con una tripla delle sue, a pareggiare sul 32 quando all’intervallo lungo mancano 3”. Secondo tempo che inizia teso e combattuto come il precedente, ed è Battistini al 21′ a realizzare i primi punti. Leo e Manuel Diomede ingaggiano una battaglia colpo-su-colpo, 36 pari al 22′. Chiera porta avanti i suoi, Stanic mette una tripla siderale e +1 Taranto. Ancora il gaucho di Cordoba per il controsorpasso, tripla di Diomede e 40-42 Taranto al 24’40”. 1 / 2 di Stanic ai liberi, canestro di Battistini al 25′ imitato dal solito Diomede, tiratore scelto entrato in ritmo, ma Leo mette una tripla che riaggancia Taranto sul 45. Segna Chiera, tripla di Morici e +1 Taranto. Altra tripla di Battistini, ripagata da un Diomede da 12 punti nel quarto con la stessa moneta: 50-51 al 27′. Morici fa 1 / 2 ai liberi, Cassese mette la tripla del sorpasso ma ancora Morici riporta avanti i suoi al 29: il 53-54 resisterà fino al 30′, si va agli ultimi 10′ con un equilibrio quasi perfetto.
Periodo decisivo che si apre con tre palle perse in sequenza, da Chiera, Matrone e Rota. Fallo antisportivo sanzionato a Chiera, Morici fa ancor 1 / 2 ai liberi, Matrone infila il +4 Taranto al 31′. Norman Hassan, sino a quel momento dedicatosi più alla difesa che all’offesa, mette una tripla fondamentale che tiene i suoi a contatto; Matrone perde palla contro Rota, Miani sbaglia ma Leo serve Rota sul rimbalzo offensivo e la tripla del portogruarese porta avanti Cividale di due. Fallo di Miani, Duranti riequilibra dalla lunetta (59 pari al 33′). Sbagliano da tre ‘Battista’ e Duranti, Morici conquista il rimbalzo ma non realizza, Battistini punisce la difesa avversaria. Morici mette la tripla del sorpasso al 35′ (61-62), il solito Leo realizza, subisce fallo e, dopo il timeout Olive, realizza anche il libero supplementare: +2 Gesteco. Sbaglia due volte Duranti in attacco, tripla di Leo e +5 Gesteco al 38′ (67-62). Matrone mette 1 / 2 ai liberi e accorcia, Bruno raccoglie dal nulla in attacco dopo l’errore di Morici da tre e fa -2 Taranto. Rota infila la tripla del 70-65 quando è appena iniziato l’ultimo minuto di gioco, ma Santiago Bruno lo imita e la gara è ancora in bilico. Sbaglia un floater Rota, Battistini ferma irregolarmente Matrone che dalla lunetta fa 1 / 2 per il -1 jonico. Fallo di Diomede, 2/2 Chiera dalla lunetta, 72-69 Gesteco al 39’47”; timeout Olive, subito seguito dal minuto di sospensione chiamato da Pillastrini: Santiago Bruno sbaglia la tripla del pari, Cipolla raccatta il rimbalzo e dalla lunetta fa 1 /2, 73-69 a sei secondi dalla fine dei 40′. Timeout immediato chiamato dal CUS, Stanic sbaglia la tripla del -1 e Chiera raccatta rimbalzo, subisce fallo e realizza dalla lunetta i due punti della staffa. Finisce 75-69 la gara; finisce 3-1 Gesteco la serie. Finisce questa sfida che pareva già infinita fra due squadre che, come dicevamo, non meritavano l’eliminazione. Gesteco vola in finale, obiettivo presente nel cuore di tutti ma freddamente impronosticabile quando, era solo l’estate scorsa, al PalaSaccon si alzava la prima palla a due di uno scrimmage che rimarrà, per sempre, la prima partita delle Eagles. Come nella storia rimarrà il 6 giugno 2021: al PalaGesteco un gruppo di ragazzi che si vogliono bene hanno compiuto un mezzo miracolo. Diciamo mezzo, perché per il miracolo tutto intero servirebbero altre tre, piccole-grandi imprese. Contro un’avversaria ancora da conoscere: 2-2 fra Rucker SanVe e Janus Fabriano, con i marchigiani che hanno rimontato a Saccon un doppio svantaggio maturato a Cerreto d’Esi.
Chi sarà, sarà: intanto Davide Micalich si gode la sua creatura. E anche Pillastrini gongola. Unico dispiacere le comprensibili lacrime dei ragazzi di Taranto: lo sport è crudele, ma questo gruppo, capitanato da Stanic, avrebbe meritato un percorso diverso. Purtroppo si è trovato di fronte una Gesteco che ha voluto questo risultato a tutti i costi. Complimenti a tutti. Veramente.