
il Friuli cestistico è felice solo a metà in quanto alla promozione in A1 della APU corrisponde la sconfitta per un punto della UEB.
Un match fondamentale nella corsa ai play-off era l’incrocio di stasera di via Perusini tra Gesteco Cividale e Urania Milano, con i padroni di casa vogliosi di mettere un’ipoteca quasi definitiva sulla qualificazione, riscattare le due ultime sconfitte casalinghe contro Verona e Torino dando seguito e profitto ai due importantissimi e convincenti successi esterni in altrettanti scontri diretti su campi infuocati come il PalaPentassuglia di Brindisi ed il PalaDozza di Basket City. Gli uomini di Cardani, staccati di 4 punti dai ducali, si giocavano invece le ultime chance di riuscire ad entrare nella griglia dei primi 7 ed evitale l’ingresso nella post season passando attraverso le forche caudine dei play-in, lasciandosi alle spalle una striscia negativa di 5 sconfitte consecutive. Cividale si presentava con gli effettivi al completo, compreso Marangon che era uscito malconcio alla caviglia nella sfida con la Fortitudo al cospetto invece di un avversario condizionato nelle ultime settimane dalle non perfette condizioni fisiche di alcuni uomini chiave. Cividale alla fine ha più di un motivo per recriminare per essersi fatta sfuggire l’occasione, uscendo perdente per la terza volta di fila dal proprio fortino e incassando un’altra sconfitta all’over-time maturata in circostanze davvero rivedibili, avendo sciupato in più occasioni l’opportunità di chiudere la contesa e con errori dalla lunetta che si sono rivelati fatali. Onore al merito all’Urania che è rimasta in partita con le “unghie e con i denti” senza mai mollare, castigando i padroni di casa ogni volta che questi hanno alzato il “piede dall’acceleratore” e mandando a referto 6 uomini in doppia cifra con un secondo quarto stellare.
Pillastrini in partenza si affida a Redivo, Lamb, Marangon, Dell’Agnello e Berti mentre per i lombardi scendono sul parquet le vecchie conoscenze APU Amato e Gentile assieme a Cesana, Cavallero e Udanoh con la Gesteco che approccia subito bene la gara e conduce 10-4 a 5’44” dopo due liberi e un sottomano di Berti, 3 punti di Marangon e una tripla di Lamb e Milano che fatica non poco a trovare ad eludere la difesa gialloblù; gli ospiti cercano di sfruttare un paio di passaggi a vuoto in attacco dei gialloblù per rifarsi sotto ma Redivo li riporta a –8 (18-10) dall’arco inducendo Cardani a chiamare minuto mentre Pillastrini rimescola le carte inserendo Mastellari Ferrari, Rota e Miani. Alla ripresa del gioco è ancora il talento di Bahia Blanca che infila il 21-10 da casa sua, subito imitato da Rota a stretto giro con il tabellone che dice 24-10 a 1’52” dalla prima sirena a cui si perviene infine sul 27-17, parziale suggellato da una tripla di Mastellari dopo un parziale dei 0-5 degli ospiti.
Gli ospiti partono meglio con Gentile sugli scudi, ma una tripla di Miani li rimanda subito sul –9 (30-21) prima che la Gesteco perda malamente un paio di palloni e Pillastrini si veda costretto a richiamare i suoi per un time out a seguito di un canestro in transizione di Maspero che ha ridotto a 4 la distanza (30-26) a 7’45”; una tripla di Cesana riporta definitivamente in scia Milano (32-31) verso la metà della frazione, con i ducali che hanno perso fluidità in attacco e subiscono la fisicità di Udanoh, mentre Cesana è on fire e ancora dall’arco completa la rimonta (36-36) e poi Maspero, sempre dalla distanza, mette per la prima volta la freccia per gli ospiti (36-39) a 4’20” dall’intervallo lungo. Una tripla di Marangon ritrova la parità (41-41) in una fase del match caratterizzato da diversi errori su entrambe i fronti e una marcatura asfissiante di Maspero su Redivo, dalla quale però esce meglio Milano che sfrutta bene Udanoh sotto il canestro ducale per andare al riposo sul 45-51 con ben 15 punti e 21 di valutazione del lungo meneghino. Dopo una buona prima frazione i padroni di casa non sono più riusciti ad arginare le iniziative ospiti e a trovare le contromisure sotto canestro, subendo un parziale di 18-34 in cui oltre al già citato Udanoh per l’Urania sono stati particolarmente efficaci Cesana (100% dal campo con 9 punti) e soprattutto Maspero, con la sua azione difensiva su Redivo e 10 punti infilati nella retina di Cividale.
È Miani che riapre la contesa dalla media distanza, imitato Lamb e Cividale così rientra sul 49-51 e ritrova la parità ancora con la guardia statunitense (51-51) che induce Cardani a richiamare subito i suoi per un time-out e bloccare l’inerzia sfavorevole. Maspero punisce subito dall’arco ed è sempre Lamb a trascinare i suoi per la nuova parità procurandosi 3 liberi, tutti trasformati dalla lunetta e poi Redivo riporta, sempre dalla distanza, avanti i gialloblù sul 57-54 a metà frazione. La gara ora è in perfetto equilibrio perchè Gentile rientrato dalla panchina annulla il piccolo vantaggio creato da Cividale grazie a Matteo Berti (60-60 a 2’40”), ma la Gesteco riesce nel finale a sfruttare il calo degli ospiti che si affidano quasi esclusivamente alle iniziative di Gentile e chiudono avanti 70-64 con due liberi di Dell’Agnello che viaggia in lunetta dopo aver subito il terzo fallo dall’ala ex APU.
Redivo da tre replica subito a Cavallero per il 73-66 e poi costringe il lungo ospite al quarto fallo e a seguire “spara” ancora da distanza siderale la “bomba” del +10 (76-66) a 8’43” che obbliga il coach dell’Urania a chiamare sospensione. La mossa paga perchè Cividale perde subito due palloni e Milano va sul 76-70 e questa volta è Pillastrini a fermare il gioco e riordinare i suoi; Leggio dalla lunga e Cavallero prima dalla lunetta e poi ancora da “tre” riportano gli ospiti sul +1 (76-77) infliggendo un parziale di 0-11 ai padroni di casa che fa presagire un finale da vivere con il cuore in gola sulle gradinate. È sempre il Sindaco Redivo a reggere le sorti dei ducali, e con 7 punti di fila, dà 6 punti di vantaggio ai suoi (83-77) quando il cronometro indica 4’12” alla fine; i lombardi però non vogliono mollare la presa e con Cesana tornano sul –3 (83-) a 2’51”, quando Pillastrini rimanda in campo Miani per Ferrari. È capitan Rota a infilare un tiro dall’arco pesantissimo (86-80), ma poi commette infrazione di passi e l’Urania si rifà sotto con Gentile (86-82) a 1’45”; a 55” Berti va in lunetta avendo subito il quarto fallo da Gentile ma si fa tradire dall’emozione e sbaglia entrambe i liberi e così Milano trova i liberi dell’88-86 a 25”. Redivo non trova la conclusione vincente e sulla sirena un canestro di Maspero manda tutti al supplementare, proprio come nella gara d’andata.
L’overtime inizia con ben 4/5 del quintetto milanese gravato da 4 falli e Miani subito pronto ad infilarsi nel cuore della difesa meneghina e poi costringe Gentile alla quinta penalità e uscita dal campo e dalla lunetta sigla il 92-88. Un 2+1 di Cavallero tiene a contatto l’Urania che con Cesana dall’arco fugge via sul 92-94 e Pillastrini richiama Redivo in panchina. Capitan Rota si guadagna tre tiri dall’arco subendo fallo da Cesana e con un 2/3 riporta la parità a 2’07” ma Maspero penetra ancora per il 94-96 e Lamb a 40” fa 1 su 2 (95-96) e Cividale spreca l’ultimo possesso, con i tiri di Lamb e Rota respinti dal ferro.
UEB Gesteco Cividale – Wegreenit Urania Milano 95-96 (27-17, 18-34, 25-13, 18-24, 7-8)