Domenica prossima al Barbera di Palermo si disputerà un incontro che, come successo già più volte in questa stagione, potrebbe fungere da spartiacque per le sorti degli uomini di Mr Colantuono. Il primo pensiero, se me lo consentite, e’ però rivolto ad una coincidenza che fa da ponte tra il recente luccicante passato dell’Udinese, lo stentato ed altalenante presente ed un futuro che deve ancora tingersi di rosa (nulla a che vedere né con le “strane” maglie appena incrociate dei campioni d’Italia, né con quelle “classiche” degli isolani di Zamparini). Mi riferisco al fatto che proprio nella giornata in cui il “nostro” sempre amato Mr Guidolin fa il suo esordio in Premier League alla guida dello Swansea, nella “mia” Liverpool ( sponda Everton comunque ), non può non tornarmi alla memoria lo storico 0 a 7 inflitto quasi cinque anni fa, era il 27 febbraio 2011, dai bianconeri ai rosanero palermitani. Fu una partita memorabile dove i nostri giocarono in maniera sublime infliggendo una vera lezione di calcio e dove i mattatori furono Capitan Di Natale con una tripletta ed il Nino Meraviglia Sanchez addirittura autore di una quaterna..bei tempi..
Tornando all’attualità, la gara della Favorita sarà molto importante perché i friulani sono attesi ad un pronto riscatto dopo le deludenti partite di Modena contro il Carpi e la resa invondizionata di domenica scorsa ai danni di una troppo facilmente corsara Juventus. Dobbiamo assolutamente riprendere quel percorso intrapreso appunto fino a quindici giorni fa e che con le due vittorie consecutive ottenute a cavallo delle festività natalizie aveva sia sistemato la classifica che riportato entusiasmo tra la tifoseria. Forse la verità sta nel mezzo e quindi se non eravamo fenomeni prima, forse non siamo degli asini adesso. Questo conferma i lavori in corso, ma oramai sono quasi tre anni che la squadra stenta ad avere qualità, costanza ed una identità ben definita. A tal proposito mi è molto piaciuta l’intervista rilasciata mercoledì scorso da Gianpaolo Pozzo all’emittente Telefriuli, dove con molta lucidità ha spiegato diversi aspetti della “galassia” Udinese e con la solita sagacia imprenditoriale, animata anche dal tifoso che è in lui ha detto chiaramente che adesso si aspetta finalmente un’inversione di rotta.
Mi attendo almeno un paio di innesti dal mercato di gennaio (Kuzmanovic e’ gia’ arrivato ma non è ancora disponibile) e resto fiducioso sull’esito del prossimo match, anche perché una inopinata terza sconfitta consecutiva, oltre a farci appaiare in classifica dal Palermo, attualmente ultima formazione “salva”, innesterebbe un pericoloso effetto domino e con all’orizzonte la Lazio al Friuli e la doppia trasferta di Empoli e Milano (sponda rossonera), la situazione potrebbe farsi sicuramente più complicata e allora…”isoliamo” definitivamente i bassifondi della graduatoria…