Un po’ a fatica ma l’Udinese svolge il compitino e contro il Sassuolo porta a casa tre punti che, probabilmente, chiudono i discorsi salvezza per i friulani. Adesso che patemi e timori reverenziali dovrebbero venire meno, sarebbe bello dare un senso a queste ultime giornate provando magari quello che non si è potuto o voluto tentare fin’ora, ovvero modulare la squadra con schieramenti che non siano il solito 3-5-1-1 per vedere in campo giocatori che, un po’ per infortuni, un po’ per scelte tecniche, hanno trovato poco spazio fin qui.
Per esempio giovedì sera contro l’Inter a Milano potrebbe risultare interessante vedere fin dal primo minuto un tandem Nico Lopez-Muriel, forti del fatto che comunque contro i nerazzurri l’Udinese non abbia nulla da perdere, ma anche per fornire motivazioni e curiosità tattiche a partite che altrimenti, da qui alla fine, appaiono significative solo per gli avversari di turno che ancora si giocano qualcosa. E qualcosa sicuramente se la gioca l’Inter di Mazzarri che, sconfitta inopinatamente in casa dall’Atalanta domenica scorsa, deve assolutamente vincere contro i bianconeri per continuare l’inseguimento ad un piazzamento europeo. Per questo, a discapito della sconfitta, è probabile che la squadra meneghina riproponga lo schieramento a due punte visto domenica, con una difesa a tre, mentre Jonathan e Nagatomo completeranno le fasce del centrocampo a cinque.
Dell’Udinese abbiamo già in parte detto: la speranza è che gli impegni ravvicinati forzino un po’ la mano al tecnico in modo da abbandonare il solito modulo e provare le alternative che stanno svernando in panchina. Dietro è difficile cambiare qualcosa mentre dal centrocampo in su i vari Zielinski, Maicosuel, Nico Lopez e Muriel (tanto per dirne alcuni) meritano sicuramente più spazio e magari una chance dal primo minuto.
Intanto i numeri ci dicono che quella di Giovedì sera sarà la partita numero 41 in serie A al Meazza tra le due formazioni. Nelle precedenti 40 si contano 22 successi per i padroni di casa e 8 per le zebrette a fronte di 10 pareggi. La vittoria più larga per i nerazzurri risale alla stagione 1950/1951 quando l’Inter si impose con un perentorio 6-1. Di contro c’è l’ultimo successo friulano risalente proprio alla scorsa stagione, all’ultima di campionato, quando Di Natale e compagni passeggiarono sulle macerie dell’Inter di Stramaccioni imponendosi per 5 a 2.
A dirigere il posticipo del Meazza è stato designato il sig. Gervasoni di Mantova, fischietto, manco a dirlo, recentemente salito alla ribalta per alcune decisioni controverse circa le espulsioni di Borja Valero prima e di Dessena domenica scorsa.