Ieri sera al Dall’Ara di Bologna andava in scena la prima gara della “nuova” Nations League che opponeva agli azzurri di Mr Mancini la Polonia; confronto tra due formazioni deluse dal recente passato, i nostri per la mancata qualificazione (dopo 60 anni ad un Mondiale), i biancorossi per essere sì andati in Russia ma poi per essere eliminati già al primo turno dopo una quasi trionfale qualificazione alla competizione poi vinta dalla Francia. Nel primo tempo il nostro centrocampo veniva costantemente messo in difficoltà dalla disposizione “prudente” degli ospiti del neo Mr Brzeczek, il quale rinunciava ad una punta (Milik) preferendogli un centrocampista di contenimento come Klich che nel Leeds addirittura alle volte gioca anche come difensore. Il nostro “faro” Jorginho veniva costantemente ingabbiato dal suo ex compagno di squadra Zielinski che, con una asfissiante marcatura, bloccava sul nascere ogni iniziativa azzurra. Le prestazioni non sufficienti sia di Gagliardini che di Pellegrini completavano poi la difficile serata del nostro reparto nevralgico. La prima frazione di gioco si chiudeva con gli ospiti meritatamente in vantaggio grazie ad una rete del gioiellino napoletano, ben assistito nell’occasione da capitan Lewandowski; ma già in precedenza Donnarumma si era dovuto superare per ben due volte per disinnescare lo stesso Zielinski prima e Krychowiak poi.
Nella ripresa ha inizio un’altra gara ed anche grazie ai correttivi apportati dal “Mancio” che butta nella mischia nell’ordine Bonaventura, Belotti e poi Chiesa al posto rispettivamente di uno sperduto Pellegrini, di un apatico Balotelli ed infine di un impalpabile Insigne, l’Italia comincia a macinare gioco e grazie anche al concomitante ed inevitabile calo dei polacchi comincia a guadagnare campo ed a rendersi maggiormente pericolosa. L’uscita di Zielinski, sfinito da un incessante moto nelle due fasi, ed appunto il maggior apporto fornito dagli azzurri subentrati, su tutti Chiesa, porteranno poi all’azione che provochera’ il fallo da rigore concesso a favore dell’Italia per un intervento scomposto, inutile e forse nemmeno falloso di Blaszczykowski ai danni proprio del giovane fiorentino. Dal dischetto Jorginho, freddo, spiazza Fabianski e regala, a poco più di dieci minuti dalla fine, all’Italia un pareggio che possiamo ragionevolmente considerare tutto sommato giusto.
Paolo Matrecano