I bianconeri hanno poco da chiedere ad un campionato ormai archiviato, il Genoa smembrato strada facendo, non è ca nol vueli, al è ca nol rive, e la partita, con la curva inizialmente vuota per protesta contro daspo troppo facili, scorre come potrebbe farlo una gara di fine luglio. Rientra il gladiatore Emil, quello che natura non gli ha dato nè lo spunto della punta
nè del 10 che peccato…ma ci mette il solito cuore, Evangelista mostra dei bei numeri, ed anche secondo il tecnico il ragazzo ha i numeri deve solo imparare alcuni movimenti, il pallino è dei friulani ed il rientrante Oreste, speravamo di continuare a vedere Scuffet, potrebbe sorseggiare una spuma con qualche fotografo. Entrano le curve lo stadio si anima e De Paul timbra il cartellino al primo tiro nello specchio. I cori genoani contro un presidente reo di aver distrutto una squadra, fanno compagnia a quelli bianconeri che inneggiano squadra e tecnico, situazioni insperate un annetto fà quando lo scenario era inverso. Intanto Zapata inchioda il 2 a 0, il Genoa è alle corde già al 32′ ed anche le curve iniziano ad intonare cori di stima all’ avversario. Un collega rossoblu si lamenta delle mancanze della propria squadra, gli dico che poco tempo fa eravamo come loro o anche peggio, poi…è arrivato quell’ omino in panchina che ha cambiato le nostre stelle e mentre parliamo, su un calcio d’ angolo più innocuo di una tazza di latte, l’ estremo rossoblu fa finire in porta la palla del 3 a niente. Peccato per l’ infortunio di Samir che speriamo non sia grave si sospetta una distorsione, intanto si rivede Gabriel Silva non incredibile ma nemmeno inguardabile. Oggi si fa 40 cosa ne pensa il MR? Ci son stati alti e bassi ma ho trovato l’ ambiente ideale, abbiamo trovato le misure giuste, si può migliorare ancora e vogliamo prendere più punti possibile. Inizia bene la settimana santa che porterà allo scontro di sabato col Napoli.