Il secondo tempo non basta all’ Udinese per recuperare le malefatte della prima metà.
Si parte con le novità di Jankto e Penaranda che non sfigurano ma non brillano come ci si aspettava, soprattutto l’ attaccante Nel primo tempo tutta la squadra sembra addormentata, ed infatti in una delle poche sortite di un Sassuolo che fa molto poco per vincere, complice una dormita difensiva colossale dei bianconeri e stranamente anche di Oreste nostro, i neroverdi passano in vantaggio.
Iachini corregge le mosse di partenza inserendo Zapata per un confuso De Paul e poi anche Perica ed Ewandro, nota lieta e positiva di questa gara. Ma se si regala un tempo agli avversari diventa dura recuperare, se poi la dea Eupalla guarda verso Reggio Emilia e non verso udine capita che il Sassuolo capitalizzi più per fortuna che per altro e che le conclusioni bianconere finiscano sulla traversa, bè anche questo fa parte del gioco. Ciò che non ne fa parte, o per lo meno non dovrebbe far parte del gioco di una squadra che vuol far punti ed onorare la maglia che indossa, è la disattenzione, la svogliatezza e la poca convinzione che si è vista per tutto il primo tempo. Intendiamoci nel secondo non abbiamo visto una grande Udinese, ma ne abbiamo vista una vogliosa e che se avesse interpretato allo stesso modo anche la prima metà, probabilmente avremmo visto un’ altro film. Forse alla fine il pareggio avrebbe potuto anche starci, ma il Sassuolo non ha demeritato anche se sia chiaro questa gara l’ ha persa l’ Udinese. La classifica non è malvagia ma sabato, nel calcio spezzatino in cui non si sa mai quando si gioca, c’è la Lazio e poi ci sarà la Juve, meglio correggere in fretta ciò che non funziona o ci sarà da preoccuparsi.