Heurtaux, Angella anche oggi nella veste di goleador, Badu, Faraoni e Fabbrini, i giovinotti che il Guido, oggi finalmente sorridente, ha schierato e che oggi non hanno fatto rimpiangere gli assenti. Non era iniziata bene, sembrava che il pallino del gioco lo avesse il Cagliari, ma dopo un paio di fiammate che hanno esaltato Brkic in altrettante uscite da brivido, l’ Udinese ha iniziato a prendere in mano la partita, a sbagliare un pò meno, fino ad arrivare al gol di Pereyra che ha sbloccato il risultato e spento ogni velleità del Cagliari. Lì sempre lì, lì sempre lì, lì nel mezzo, finchè ce n’hai stai lì…ed anche oggi Allan non ha mai mollato risultando uno dei migliori nonostante la sua giovane età, così come El Tucuman e Pasquale, ma oggi non ci soffermiamo troppo sui singoli, oggi si è vista la luce e speriamo che il bagliore aumenti fino a farci rivedere quell’ Udinese bella, precisa e cinica che ha saputo stupirci gli scorsi due campionati. Se l’ Udinese vuole mostrare di che pasta è fatta, se è rinata come la Fenice, ora ci sono delle partite che potrebbero aiutarla a mettere in saccoccia punti preziosi e magari senza troppe distrazioni, provarci con la coppa nazionale non sarebbe un peccato.