Durissima, la gara di San Giorgio, per la GSA di coach Lardo: dopo un bellissimo primo quarto, le rotazioni soffrono la mancanza di Marchettino e Poltroneri; di fronte l’ennesima squadra di basso rango che contro la prima della classe cerca di fare la partita della vita, ed a forza di tiri pesanti resta sempre in scia. Dodici punti dopo dieci minuti, quattro all’intervallo, nove al trentesimo e sei alla fine. Ma credete, questa vittoria vale quanto un trentello di qualche settimana fa.
Perché?
Perché a primavera si soffre: le gare a disposizione per le squadre impantanate nelle zone basse sono sempre meno, l’agonismo sale e per formazioni tecniche come quella friulana è molto più complicato portarla a casa con semplicità. Stasera poi Udine non ha capito fino in fondo il metro arbitrale applicato dalla coppia dei due amici pugliesi, Cosimo e Nunzio, che hanno scambiato il basket per una gara della serie A di volley fischiando tutti i contatti. In effetti questo dovrebbe premiare chi mette in pratica un gioco più ragionato, rispetto allo psico-basket buttato lì dalla Sangio, che ha il merito di non mollare e paga meno del dovuto la durezza dei contatti. Da contraltare sia una difesa biancanera non impeccabile, sia una certa imprecisione in attacco. Alla fine è SuperMikeBros Ferrari a infilare la tripel della staffa.
Bergamo vinceva intanto in casa di quattro, mentre l’Orceana soccombeva a Moncalieri, contro la squadra che giudicammo come quella tecnicamente più valida nella lotta per non retrocedere. Si ha l’impressione che Orzinuovi abbia accusato il dominio udinese di qualche settimana fa, anche perché obiettivamente con l’innesto del Gaucho Porta e di DiGiulio, Udine sembri più una squadra di A2 senza americani che una forte di categoria.
Prossima gara contro Bergamo: una vittoria avrebbe tutto il sapore della casella “uno” in post-season; sperando che sia Marchetti che Poltroneri siano arruolabili per la gara più importante fra le ultime sette.