L’ Udinese è praticamente in formazione tipo, tranne Wague il difensore bomber ormai intoccabile che riempie il buco lasciato dall’ infortunato Hertaux. La partita è frizzante ma senza alcun rischio da entrambe le parti poi un tizio vestito di rosa con una saettata nel sette porta in vantaggio i siciliani ed accende gli animi sugli spalti. Si sentono fischi e cori che da tempo a Udine non si sentivano tipo ‘Se non vincete non uscite’ o ‘ Onorate la maglia che portate’. L’ Udinese corre ma a vuoto ed al 21′ è gia’ 0 a 2. Ci sarebbe il tempo per fare qualunque cosa, basterebbe giocare a pallone, ma questa Udinese sembra non lo sappia fare, dopo mezz’ ora un coro emblematico, ‘Un tiro in porta, almeno un tiro in porta’. Ed il tiro non arriva, il calcio non si vede ed anche i tifosi più pacati cominciano a perdere la pazienza. Il gioco non esiste c’è solo fumo, forse nemmeno rabbia per la scoppola che i rosanero hanno impartito a delle zebrette scialbe, scariche, demotivate, che non incarnano in nessun modo la voglia, la dedizione, la grinta ed il cuore friulano. Nota positiva, dopo 3 gol e 2 pali del Palermo Di Natale è ad una sola distanza da Roberto Baggio.
Sarà anche che Stramister ha raggiunto l’ obiettivo richiestogli, una salvezza semi tranquilla, seppur ad una quota abbondantemente sotto i fatidici 40 punti, sarà che Di Natale si avvicina al 205 gol, ma speravamo di poter vedere qualcosa in più di quattro calci ad un pallone dati a caso da qualche ragazzotto troppo pagato. Avanti un altro, ora tocca un giretto alla corte di Romeo e Giulietta, sponda Chievo, vedere qualcosa peggiore di oggi sarà difficile per cui cerchiamo di pensare positivo.