Sabato mattina, quando ancora il gallo non cantava, siamo partiti alla volta della città crociata per scrivere di una partita che per ora si gioca tra le scartoffie ed i proclami, e forse non si giocherà mai. I volti dei tifosi che abbiamo incontrato non erano certo felici, ma cordiali e gentili. Tra un panfritto col crudo di Parma ed un ottimo Lambrusco abbiamo conosciuto gente che vive il calcio nelle giuste proporzioni, che ama il Parma calcio ovunque giochi. Una città a misura d’ uomo, dove si criticano forse più le rappresentazioni teatrali non all’ altezza, piuttosto che una gestione sconsiderata di una società calcistica che saprà rinascere dalle serie minori come ha fatto in passato, sempore che nel calcio di oggi sia ancora possibile. C’è chi dice che le piccole realtà non dovrebbero arrivare in alto e si tratta di qualcuno che non ha tifosi in tutto il mondo come invece può vantare l’ Udinese, ma fa numeri nel Lazio, allora può farsi spalmare i debiti e può lanciare proclami. Quindi secondo alcuni se vinci ed arrivi davanti a più blasonati clubs devi abbassare la testa ed andartene per premiare loro che son tanto forti da arrivare dietro di te. Se lo sport è questo, fatto di bonifici, parole più o meno vere e battaglie in tv per farsi notare di più o in tribunale, meglio una gita a vedere le opere nella Galleria nazionale, all’interno del palazzo della Pilotta, poco conosciuta rispetto alla pinacoteca di Brera, ma non meno bella con opere di Canaletto, Correggio, Canova, Leonardo da Vinci, Parmigianino, e Tintoretto, il Duomo affrescato dal Correggio seppur per ammirarne i dipinti devi inserire monete a gogo e le altre 1000 bellezze di questa città. Semplice, tranquilla, pulita come la sua gente che comunque ringrazia per la solidarietà, “Voi di Udine siere fortunati anche se non state negli albi avete una società seria –dicono loro– noi abbiamo vinto in passato, ora perdiamo” ti offre un Sangiovese e tra una mostra di quadri ed un concertino di fiati ti ricorda che il calcio è bello quando si riduce a 22 personaggi che danno l’ anima in campo per segnare un gol e dar gioia ai propri tifosi, sempre che il 23° non rovini tutto…ma questa è un’ altra storia…