

Certo nel calcio non è mai detta l’ultima parola e sperare è sempre lecito, ma per quanto visto in campionato , e con una lista Uefa ancora più striminzita, la sensazione che emerge è quella di andare verso l’epilogo dell’avventura europea, lasciando l’ultima partita interna contro gli inglesi buona per annali e statistiche.
Tra infortunati e esclusi Guidolin fa la conta dei disponibili cercando di allestire un undici credibile da opporre agli avversari; domenica si è rivisto Pasquale e con Basta recuperato appieno le fasce dovrebbero essere a posto, dietro torna Danilo a dar sostanza ad una difesa sin qui troppo ballerina e con Domizzi più Coda la linea davanti a Brkic è fatta, i rebus più complicati come sempre permangono in attacco dove come sempre la riserva su far riposare Di Natale o impiegarlo da subito sarà sciolta solo all’ultimo. Probabile l’impiego di Fabbrini, fin qui sottoutilizzato in campionato.
La squadra di Makhachkala arriva all’impegno di Giovedì dopo il grigio 0-0 in campionato contro il Rostov, Eto’o e compagni comunque guidano il raggruppamento con 7 punti e cercano contro i friulani la vittoria che spianerebbe loro la strada alla qualificazione, se anche gli inglesi poi dovessero fare bottino pieno contro lo Young Boys per l’Udinese sarebbe eliminazione matematica.
Non è la prima volta che l’Udinese vola in terra di Russia dove per altro ha buoni precedenti contro Spartak Mosca e Zenit ma quella contro l’Anzhi è ovviamente un inedito assoluto dopo il precedente in terra friulana. Nemmeno i numeri delle gare tra le mura amiche della squadra di Guus Hiddink inducono all’ottimismo se è vero che in Europa Eto’o e compagni hanno vinto tutte le gare interne senza subire reti.
A dirigere la delicata sfida al “Lokomotiv Stadium” di Mosca giovedì alle ore 21.00 di Mosca (18.00 italiane) è stato designato un sestetto belga a capo del Sig. Serge Gumienny che sin qui ha diretto tre gare di Europa League finite con un pareggio e due vittorie interne.