Sfatare il tabù trasferta e magari vincere per rimanere agganciati all’alta classifica: questi i pensieri che, speriamo, stanno animando le giornate dell’Udinese in preparazione per la trasferta di domenica a Pescara. Il punto interno contro il Napoli ha soddisfatto più di qualcuno in seno all’ambiente bianconero ma, se si vuole fare il salto di qualità, la politica dei piccoli passi non paga e nell’epoca dei tre punti gli obiettivi di prestigio si conseguono con le vittorie, anche al di fuori delle mura amiche.
A parte gli infortunati storici, per Guidolin qualche bella notizia dall’infermeria tipo il recupero di Brkic tra i pali mentre per Benatia, uscito anzi tempo lunedì per fastidi muscolari, gli esami non hanno rilevato nulla di serio. Probabile comunque che il mister dia un turno di riposo al franco-marocchino schierando dall’inizio Hertaux a fianco di Danilo e Domizzi. Nessuna novità invece per il centrocampo che dovrebbe ricalcare quello visto contro i partenopei mentre, in attacco, dopo l’ennesima prova incolore del duo Muriel-Di Natale, forse si potrebbe tornare all’antico con totò unica punta e Maicosuel libero di agire dietro al capitano.
Discorsi diametralmente opposti in casa Pescara, la squadra di Bergodi annaspa nel fondo della classifica e quella di domenica contro le zebrette ha molto il sapore dell’ultima spiaggia, in caso di mancata vittoria il destino degli abruzzesi apparirebbe infatti quasi segnato così come quello del tecnico, appeso ormai ad un filo. Per la sfida di domenica Bergodi recupera pezzi importanti come Zanon e Blasi e anche l’ex D’Agostino dovrebbe essere della partita; per cercare quella vittoria che manca ormai dal 21 dicembre scorso l’allenatore dei biancocelesti si affiderà con tutta probabilità ad un 5-3-2 con Weiss e Celik terminali offensivi.
Quasi un inedito in serie A l’incontro tra le due formazioni se è vero che in tutto si contano solo 2 precedenti in riva all’Adriatico. Per altro entrambe le gare si sono concluse in pareggio, l’ultimo dei quali “risale” a ben 20 anni or sono e risulta essere il 2-2 targato campionato 1992/1993 a firma Balbo e Kozminski per i friulani, Allegri (l’attuale allenatore del Milan) e Dunga per gli abruzzesi.
A dirigere l’incontro è stato chiamato il sig. Russo di Nola, arbitro dalla discreta esperienza che porta abbastanza bene all’Udinese sotto la cui direzione ha collezionato 3 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta