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In quarta elementare hai i tuoi sogni, i tuoi idoli e quando in tribuna riesci a prendere la maglia di un tuo beniamino, uno che non ha lo spunto della punta come cantava il Liga ma certo un gran cuore, ti si illuminano gli occhi, fino a quando un adulto con la testa da quaglia, non te la ruba e tu resti la sempre la, la nel mezzo…e per sfogarti scrivi tutto il tuo rammarico in un tema che fa il giro dei quotidiani…
È successo domenica, al “Friuli”, in occasione di Udinese-Palermo. Approfittando di una promozione al botteghino della società dei Pozzo che permetteva l’ ingresso ad 1 euro, un’intera classe si è trasferita sulle tribune, in compagnia di alcuni padri. Tutto fila liscio, la squadra di Delneri schianta il Palermo e ritrova i gol di Zapata, Thereau e anche dell’emergente Jankto. Allo stadio è grande festa e i bambini possono ammirare i propri idoli, specie quando sul finire del match molti di loro decidono di omaggiare i tifosi con il lancio delle maglie, una di queste, quella di Hallfredsson, finisce direttamente nelle mani di un ragazzino. Un sogno ad occhi aperti, ma che dura una frazione di secondo, infatti, gli si avvicina ‘la quaglia’ e gli porta via quel regalo inatteso. Al bimbo non resta che tornare a casa, ma l’indomani quando la maestra di italiano – a conoscenza della gita programmata al Friuli – chiede alla classe di raccontare l’esperienza, non perde l’occasione di sfogarsi nel suo tema. E altrettanto fanno alcuni compagni, colpiti dall’accaduto.
Proprio come la maestra, Dida Ghini, che ha denunciato l’accaduto sul suo account Facebook .
L’Udinese, venuta a conoscenza dell’accaduto, ha contattato la maestra rendendosi disponibile a invitare il bambino a trascorrere una giornata con la squadra. Emil Hallfredsson ha fatto anche di più: appresa la notizia dal ritiro della nazionale islandese, ha chiesto di poter consegnargli in prima persona la maglia, bene così a 10 anni è presto per capire che spesso il mondo non sa di nutella.