Siamo davvero spiazzati, e crediamo di poter disporre delle nostre buone ragioni specifiche atte a surrogare questa nostra posizione. Non riusciamo proprio, permetteteci di dirlo, a giustificare l’impasse che in questa estate, come non mai del resto, caratterizza l’approccio dell’Udinese rispetto al mercato nel contesto del quale dovrebbero trovare spazio quelle mosse più o meno azzeccate utili a riqualificare la rosa dell’Udinese. L’Udinese oggi come oggi avrebbe dovuto già avere assestato le prime mosse necessarie in un’ottica di rafforzamento rispetto ad una stagione per lei cruciale come quella che è alle porte, definita una stagione particolarmente importante proprio per bocca del Diretttore Sportivo bianconero Giarretta, ed invece è lì ad aspettare. Che cosa attenda e per quale motivo lo faccia francamente non riusciamo ad intelleggerlo e cercheremo di approfondire l’argomento in questa sede. Riusciamo invece a capire con inequivocabile certezza che l’Udinese sinora non ha investito nemmeno una sommetta minimale per rinnovare la rosa a disposizione dell’allenatore bianconero Colantuono, che attende ancora di quantificare con certezza i valori tecnici che saranno in campo nella sua Udinese, anche se il cabotaggio della squadra più o meno è già delineato e ricalca quello della squadra dello scorso anno, idonea certamente a far bella figura nella scorsa stagione, cosa che invece non è avvenuta. L’Udinese oggi come oggi non ha speso praticamente niente, e molto probabilmente il motivo alla base di questo dato di fatto è insito nella mancanza di liquidità corrente, come si direbbe. L’Udinese non ha i soldi che le servono, e per ricavarli oggi come non mai non può fare altro che ricavare i frutti da qualche cessione più o meno rilevante dal punto di vista economico. Bisogna piazzare per forza qualche elemento tra quelli nella disponibilità della squadra, senza peraltro dare in pasto ai pescecani l’ossatura di squadra cedendo dei pezzi da novanta. Bisogna capire di quali pezzi si può accettare di fare a meno, bisogna capire in che modo dare una prima scremata alla squadra ricavando contante. E a questa conclusione in una società di calcio avveduta come l’Udinese ci sono già giunti bontà loro, buttando giù tre o quattro nomi di calciatori che non rientrano pienamente nei piani bianconeri per la prossima stagione. Si è arrivati quindi alla conclusione che oltre ad un pezzo pregiato (attraverso la cui vendita si fa cassa eccome) come Heurtaux, che dovrebbe accasarsi presso una delle grandi di Francia che sarà probabilmente il Lione, dovrebbero partire soltanto altri due pezzi dal tasso tecnico attualmente inferiore alle aspettative, che rispondono al nome di Gabriel Silva (che potrebbe trovare posto in Spagna al Granada targato anch’esso Famiglia Pozzo) e Badu. Senza i proventi qualche cessione come questa non si potrà guardare con la dovuta serenità al mercato in entrata, per il quale si fa un nome eccellente che rappresenterebbe un cavallo di ritorno particolarmente gradito in Friuli. A tornare in bianconero sarebbe lo Juventino Simone Pepe, che non ha fatto mistero di gradire non poco il ritorno in una piazza a portata di giocatore come quella di Udine, che definisce “casa sua”. Per quanto riguarda la necessità di disporre di valide e fresche alternative in attacco, se sembra sfumata la possibilità di vedere in bianconero il valente attaccante dell’Olimpiakos Mitroglou (motivi economici impedirebbero la conclusione favorevole della trattativa) prende corpo invece la possibilità ben più concreta che in Friuli sbarchi come centravanti il promettentissimo giovane attaccante sardo Sau, la cui acquisizione non è facilissima ma ben più fattibile di quella dell’altro bomber, greco. Particolarmente interessanti peraltro le integrazioni alla rosa che avverranno “automaticamente” e che sono quindi già certe. Ritorneranno ad Udine dopo essere stati ceduti temporaneamente elementi che offriranno un più ampio ventaglio di soluzioni tattiche al nuovo mister Colantuono, un allenatore in grado di apportare la necessaria nuova determinazione in casa bianconera. Ritorneranno infatti nella disponibilità della rosa friulana giocatori validissimi quali Nico Lopez (di rientro dal prestito al Verona), Brkic (una certezza tra i pali pronta a rimpiazzare nel caso in cui fosse necessario la saracinesca Karnezis che comunque in porta non si discute. Sarà certamente di nuovo in bianconero un promettentissimo giovane “avanti” quale Piotr Zielinsky (era in prestito per un anno ad Empoli) e di sicuro utilissimo sarà un altro cavallo di ritorno come Davide Faraoni, al rientro da una stagione più che significativa in B, al Perugia. Di indubbia rilevanza anche il ritorno nei ranghi friulani di Jaadi: nato in Belgio nel 1996, il promettentissimo giocatore che gioca per le nazionali marocchine non è stato sicuramente valorizzato a dovere dal Latina, altra ex formazione “cadetta”. Si sentirà invece indubbiamente la mancanza dell’esperto esterno di fascia Giovanni Pasquale, che dopo lunghi anni di permanenza ad Udine smette di far parte dell’Udinese per decadenza naturale del suo contratto, che l’Udinese al momento non ha inteso rinnovare. Personalmente riteniamo di poter etichettare come validissima promessa il giovane Rovini, che nella sua esperienza ad Empoli è maturato moltissimo, mentre sarà tutto da vedere il ruolo che potrà acquisire in squadra Alhassan, anch’esso al rientro dal Latina, mentre particolarmente interessante è invece l’arrivo di Naldo, che militava l’anno scorso negli spagnoli del Getafe. Una cosa è certa: il mercato dell’Udinese, quello nella versione estate 2015, non sarà mai all’altezza di quelli imbastiti per le altre squadra della Famiglia Pozzo. E qui non possiamo che conferire particolare sostanza alle rivendicazioni esternate pubblicamente dai tifosi bianconeri, che parlano giustamente di un mercato dal profilo esiguo e hanno addirittura istituito un gruppo Facebook laddove ipotizzano di tifare per le altre squadre dell’impero Pozzo. Non ci rimane che fare pieno affidamento nelle parole del Direttore Sportivo Giarretta, che ha sottolineato a Udinese Channel come il mercato sia ancora ai suoi albori e duri ancora un paio di mesi durante i quali l’Udinese potrà a suo dire portare avanti sino ad una possibile concretizzazione le trattative in corso di svolgimento. Quel che è certo è che l’Udinese non potrà restare priva di alternative per alcuni ruoli come oggi si verifica, per non arrivare sguarnita all’appuntamento importantissimo con una stagione chiave che vedrà pure il battesimo del nuovo Stadio. Nella stagione in cui il “Friuli” si veste di nuovo, sbagliare davvero non si può, quindi chi di dovere si metta una mano sul cuore… e non soltanto… assestando le mosse in grado di conferire una ulteriore stabilità al vascello bianconero. Fallire per il secondo anno consecutivo cogliendo un’altra volta in maniera esigua e parziale gli obiettivi stagionali incomincerebbe davvero a urtare le sensibilità di chi ha a cuore pienamente i destini di una realtà come l’Udinese.