Il meteo fa sembrare Udinese Cesena una partita di calcio d’ estate ma non è così. La Nord e tutto il Friuli sostengono il capitano. Le due squadre si affrontano senza risparmiarsi. Il pallino è dell’ Udinese che però non è esente da rischi contro gli emiliani i quali pungono mettendo in luce l’ ablità di Karnezis. L’ abbandono di Konè per infortunio, sostituito da Fernandes, toglie un p’ò di personalità e l’ Udinese gioca ma non riesce ad incidere. Essere una neopromossa non significa conoscere poco le semplici regole del calcio ed il Cesena le conosce e le applica alla perfezione, quella perfezione ch gli ha permesso di pareggare con il Milan. L’ Udinese dal canto suo è sterile, arriva al limite, dimostrando buona tecnica e palleggio, ma manca l’ ultimo passaggio per la zampata finale. Non ci si aspettava una partita facile, ma diciamocelo, nemmeno così proibitiva. I calciofili della tribuna friulana, quelli che di calcio sanno sempre tutto ed ai quali non va mai bene nulla, pur non avendo mai toccato un pallone se non forse in oratorio, cominciano a spazientirsi ed a prendersela con chiunque, chiedendo magari anche l’ ingresso di Pianca al posto, a detta loro, di uno spento Fernandes, invece il grimaldello per aprire la difesaa emiliana lo trova proprio lui con un lampo di classe pura che scrive il numero 1 dalla parte dei banconeri di casa. Sembra fatta quando, come disse Zico, ‘Uno vestito di nero, rovinail lavoro di una settimana’, ora l’ omino è vestito di giallo ma poco cambia, questo è davvero un rigorino, ed anche se il Cesena poteva meritare il pareggio, un rigore del genere pesaa non poco. Bruno Fernandes è contento per la prestazione e per il gol, un p’ò meno per un risultato che è sfuggito dalle mani come sabbia tra le dita. Lo stesso vale per Danilo il quale, esattamente come poi farà Stramister, puntualizza sul fatto che: ‘Il giocatore del Cesena si è palesemente buttato, forse Widmer ha peccato un pochino d’ inesperienza, ma l’ errore principale è stato perdere una palla a centrocampo, concedendo quell’ opportunità. Per il resto tutti sbagliano ed anche l’ arbitro non è immune da errori’. E’ mancata cattiveria agonistica, si poteva fare di più? Chissà, certo per come si era messa questi sono due punti persi, ma c ome disse Boskov “Rigore è quando arbitro fischia’