Quando vinci una partita per 4 reti a 0, quando 3 di questi goals li ottieni con 3 tiri dagli undici metri, quando gli avversari giocano per più di una frazione in inferiorità numerica, pensi “troppa grazia”. Questo è in sintesi ciò a cui abbiamo assistito nel tardo pomeriggio di oggi sotto l’arco dei Rizzi dove l’Udinese ha battuto la sorprendente ed imbattuta Sampdoria in un match da dentro o fuori visti i “miseri” 3 punti che i bianconeri avevano raggranellato nelle prime 6 gare di campionato. Facciamo un po’ di ordine e riavvolgiamo il nastro. Mr Delneri decide di riproporre gli stessi undici che sabato scorso all’Olimpico avevano perso al cospetto della lupa con una prestazione da “resa incondizionata” e quindi schierava davanti a Bizzarri la sua linea a quattro con Larsen, Angella, Nuytinck e Samir; a centrocampo Barak sul centro-destra, Jankto sul centro-sinistra con Behrami al centro ed il tridente offensivo composto da De Paul, Maxi Lopez e Lasagna. Pronti via e dopo appena due minuti il nostro numero 10 non riesce ad impattare, nel cuore dell’area doriana, in maniera vincente una percussione dalla sinistra e stessa sorte tocca a Barak che al 6′ colpisce debolmente di destro favorendo il comodo intervento del portiere ospite Puggioni. I bianconeri un po’ timidi ma comunque in grado di gestire l’incontro passano in vantaggio al 27′ grazie al primo calcio di rigore assegnato dall’arbitro Fabbri per una goffa quanto inutile uscita dell’estremo difensore blucerchiato che travolge Maxi Lopez. Dal dischetto De Paul spiazza il portiere ospite e porta i suoi in vantaggio. Una decina di minuti più tardi l’episodio che probabilmente sanciva l’uscita di scena della Samp, perché Barreto si rendeva autore di un brutto fallo (forse d rosso diretto) ai danni di Lasagna e guadagnava anzitempo la via degli spogliatoi lasciando la propria squadra in 10.
Nella ripresa la squadra ligure cercava di risistemarsi sul terreno di gioco e Mr Giampaolo correggeva i suoi rinunciando al proprio trequartista Ramirez per ridisegnare una compagine più equilibrata ma senza rinunciare alle due punte Quagliarella e Zapata (oggi ex veramente impalpabili) per un più equilibrato 4-3-2. Ma erano ancora i friulani a rendersi pericolosi con Lasagna che dopo una bella azione sulla sinistra di Jankto non riusciva a centrare il bersaglio proprio dal dischetto del rigore. Al 63′ faceva il suo ingresso Fofana che andava a rilevare Barak e da una sua insistita azione nasceva il secondo rigore che questa volta veniva trasformato da Maxi Lopez che così realizzava il suo primo goal in bianconero. Game over; tant’è che Mr Giampaolo sostitutiva in blocco i due davanti prima con Caprari e poi con Kownacki. All’85’ i padroni di casa servivano il tris con un millimetrico assist di De Paul che favoriva l’astuto pallonetto di Maxi che così firmava la propria personale doppietta. Finita; neanche per idea perché a tempo abbondantemente scaduto un’altra percussione di Fofana veniva interrotta fallosamente per l’assegnazione della terza massima punizione a favore dei friulani. Questa volta dal dischetto si presentava lo stesso Nr 6 che così portava a quattro le marcature per la propria squadra.
Sinceramente ho visto, come auspicavo, segnali confortanti di ripresa ma è evidente che adesso bisogna dare continuità sia alle prestazioni, quanto ai risultati; innanzitutto perché non ci sono altre squadre di Genova da affrontare fino a gennaio/febbraio e poi perché non possiamo negare (questo è anche il bello ed altrettanto inspiegabile del football) che la prestazione della Samp e’ stata nettamente sottotono e che la formazione in salute sembrava la nostra. Inoltre non possiamo negare che sicuramente oggi tutte gli episodi sono stati a noi favorevoli e che entrambe le vittorie fin qui ottenute hanno visto gli avversari giocare per quasi un’ora in inferiorità numerica. Ma oggi si doveva vincere e si è vinto e per adesso..tanto basta.
Paolo Matrecano