Finalmente ieri, con la vittoria ottenuta ai danni del Milan, l’Udinese ha conquistato i primi tre punti del 2017 interrompendo la striscia negativa di tre sconfitte consecutive e che la vedevano ferma in graduatoria oramai dal pareggio di Marassi (sponda Samp) del 22 dicembre. Diciamo subito che si è trattata di una discreta partita interpretata nella maniera corretta dagli uomini di Mr Delneri che sono riusciti a non disunirsi dopo il quasi immediato vantaggio rossonero ottenuto già all’ottavo di gioco. Il diavolo ha confezionato la propria marcatura con la “solita” azione dalla destra di Suso capace di mettere in porta il dirimpettaio Bonaventura che, complice la nostra difesa, ha potuto addomesticare il pallone per poi spedirlo alle spalle di Karnezis. Dalla tribuna stampa ho avuto la sensazione che la nostra squadra necessitasse di realizzare un goal per rompere quell’incantesimo che sembrava avesse paralizzato i bianconeri dopo la rete di Jankto contro l’Inter ed il pareggio immeritato di Perisic. Cio’ e’ accaduto grazie ad un errore in disimpegno di Locatelli con sfera recuperata da De Paul che ha servito Hallfredsson capace di mettere finalmente una palla giusta sulla corsa di Thereau che non ha dato scampo a Donnarumma in uscita. Così si è conclusa la prima frazione con un giusto pareggio.
Nella ripresa il Milan ha cercato di fare nuovamente la gara ma i friulani, riconquistata una certa fiducia ribattevano colpo su colpo e con il nostro Nr 77 finalmente ispirato e galvanizzato dall’aver ritrovato la via della rete davano anch’essi la sensazione di potersi rendere pericolosi con le proprie ripartenze. Dopo un paio di interventi del nostro estremo difensore ecco che si giungeva al momento topico dell’incontro (a metà ripresa) dove prima De Paul si rendeva protagonista di un fallo ai danni di De Sciglio al limite del “rosso” e poi finalizzava con un diagonale sotto la Curva Nord una bella azione corale iniziata da Thereau a centrocampo e proseguita da Jankto capace di mettere in moto l’argentino con movimenti simili, ma sull’altra fascia, alla rete del pareggio. Il Milan non ci stava e riprendeva a spingere per cercare di riequilibrare le sorti dell’incontro, ma a parte ad un palo esterno di Lapadula, complice un’incomprensione nell’area piccola tra Danilo e Karnezis, erano i bianconeri che sfioravano la rete del 3 a 1 prima con due tiri da fuori di Hallfredsson e di Thereau, usciti non di molto, e poi con la colossale occasione capitata sui piedi di Zapata, poco prima che Banti decretasse la fine del match, che ha confermato ancora una volta la poca freddezza sotto porta dell’attaccante colombiano capace di farsi ipnotizzare dall’uscita disperata del numero 99 rossonero.
Paolo Matrecano