L’Udinese mette la “quarta” e si porta a ridosso della Roma quinta in classifica ma, quel che più conta, supera l’Inter sconfitta a Palermo e distanzia un poco di più la Lazio che non va oltre il pari in quel di Parma. L’esaltante cavalcata degli uomini di mister Guidolin sta letteralmente infiammando questo finale di stagione e il tifo bianconero presente sabato a Trieste è la conferma che c’è molto più di una speranza sul compimento dell’ennesimo miracolo.
A prescindere da calcoli, valutazioni sul calendario, finali di coppa Italia o altro, per evitare di deragliare sul più bello è meglio fare propria la politica dei piccoli passi e affrontare un impegno per volta, pensando all’avversario di turno non sottovalutando il fatto che, in serie A, le partite facili ci sono solo sulla carta visto quanto irrazionale ed imprevedibile può essere il calcio giocato.
Sotto a chi tocca quindi, che per l’Udinese vuol dire Sampdoria in casa, domenica, alla brillante idea dell’ora di pranzo. Mister Guidolin come al solito non lascia nulla di intentato e pure nella festività del primo maggio ha messo sotto torchio i suoi con una doppia seduta di allenamento, a ranghi pressoché completi, eccezion fatta per Lazzari alle prese con un infortunio e sicuro assente domenica. Difficile che vi siano stravolgimenti di formazione dopo il brillante filotto di quattro successi e quindi la squadra vista contro il Cagliari rimane confermatissima con Muriel(o Zielinski) e Pereyra dietro capitan totò e Badu in pole per prendere il posto di Lazzari.
Più complicato il discorso della Sampdoria, la squadra di Delio Rossi fino ad un mese fa si sentiva pressoché sicura della salvezza e guardava al finale di campionato senza particolari patemi, adesso invece, dopo 3 soli pareggi in sette gare, a quota 38 punti in classifica, i liguri ritornano a vivere qualche ansia da corsa salvezza. Piove anche sul bagnato per i blucerchiati costretti a rinunciare alla difesa titolare per le squalifiche di Gastaldello e Palombo in aggiunta agli infortuni di Costa, Savic e Sansone. Probabile attacco con Icardi ed Eder e folto centrocampo a cinque con Obiang, Munari e Poli affiancati da Estigarribia e De Silvestri.
Numeri altalenanti per i colori friulani quelli relativi alle sfide con la Sampdoria. Una discreta supremazia dell’Udinese nell’ultimo decennio si contrappone alle frequenti sconfitte patite negli anni 90 per mano di Mancini & Co.; in tutto si contano 13 vittorie delle zebrette contro 9 successi blucerchiati e altrettanti pareggi. l’ultimo incrocio tra le due squadre al Friuli rimane quello della stagione 2010/2011 che si chiuse con un netto 2 a 0 a firma Sanchez e Di Natale mentre, l’anno prima, trionfarono i liguri grazie ad un rocambolesco 2-3.
Chiamato ad arbitrare il sig. Tagliavento di Terni, sotto la cui direzione l’Udinese ha perso solo una volta su tredici precedenti.