Nella giornata che celebrava la “Festa della Mamma”, grazie ai pullman organizzati dall’Associazione Udinese Club, oltre un migliaio di tifosi friulani hanno inteso seguire e sostenere la propria Amata Udinese nell’ultima trasferta di questo tribolato campionato che ha fortunatamente sancito, senza dover aspettare l’eventuale “spareggio” con il Carpi, la permanenza dei bianconeri nella massima serie. È stato un vero e proprio esodo al quale, assieme a mio figlio Antonio, ho voluto partecipare in prima persona e l’aria che si respirava all’andata era sì di festa e partecipazione, ma anche di altrettanta sana e comprensibile preoccupazione. La marea bianconera è stata uno spettacolo prima, durante e dopo l’incontro ed ha dimostrato per l’ennesima volta l’attaccamento alla squadra con la civiltà, il calore ed il sano entusiasmo che sempre l’hanno contraddistinta.
La partita nel complesso, se si escludono i primi venti minuti dove il colpo di testa di Zapata ed il rigore realizzato dal capitano nerazzurro Bellini fissavano gia’ l’ 1 a 1 finale, non ha offerto grosse emozioni, anche perché si seguiva con molto interesse quello che accadeva sugli altri campi, in primis a Modena dove il Carpi si suicidava contro la Lazio (due rigori falliti dagli emiliani) consegnando conseguentemente la matematica salvezza ai nostri. Così al novantunesimo ha potuto iniziare una festa che durerà tutta la settimana a partire da domani con la cena degli Udinese Club che si terrà al Belvedere di Tricesimo per concludersi, speriamo, con il giusto tributo al Capitano Di Natale che domenica prossima dovrebbe disputare la sua ultima gara con il “10” bianconero sulle spalle.