L’ inverno si fa sentire sul Friuli zuppo e Colantuono per scaldare gli animi schiera tutte le nuove entrate fatta eccezione per Balic. Inizialmente il Bologna sembra più in partita e crea qualche pericolo dalle parti di un sempre attento Orestis. Ma c’è anche l’ Udinese che pian piano si fa vedere e fino al 45′ tiene in mano il pallino del gioco. Non si vedono grandi giocate ma la voglia c’è. Armero è molto attivo, si fà trovare e mostra delle belle giocate, così come Matos e Hallfredsson che però non riescono a sbloccare il risultato. Il campo non aiuta, il Tè degli spogliatoi sembra aver assopito tutti ed i rossoblu cominciano meglio. L’ impressione è sempre più quella che per una volta il mercato di riparazione abbia davvero sistemato per quanto possibile alcune leggerezze commesse in un mercato estivo a dir poco inesistente. Si fatica sempre molto a concludere ma qualcosa si muove, c’è voglia, grinta, un pochetto ci si prova. Il timore è che avendo in campo più di mezza squadra oltre i 30, al contrario dei bolognesi che hanno una squadra giovanissima, verso la fine della gara ci sia il solito calo che ultimamente ha creato non pochi grattacapi. La condizione sembra reggere, ma la concentrazione no e dopo che come nel primo tempo i bianconeri sembravano aver preso in mano la gara, errore difensivo ed il Bologna si porta sul 1 a niente. Niente come il bottino che i bianconeri si mettono in tasca in una gara che avrebbero dovuto e potuto vincere. Non è stata una delle peggiori partite viste al Friuli, ma se non si tira in porta è difficile segnare. E’ vero al 86′ su palla inattiva si è colto un palo, cosa che per altro anche gli ospiti han fatto nel primo tempo, forse con un filo di fortuna che nel gioco comunque serve, il risultato sarebbe stato diverso e non del tutto immeritato, ma Eupalla aiuta gli audaci e qualche tiro per sbaglio non basta per esserlo, se oltre a questo si sbaglia anche a tu per tu col portiere, far punti risulta difficile.