Udinese tutta nuova contro un Chievo vecchio stampo per la prima al Friuli. Nuovi volti vecchi errori e con una difesa tutt’ altro che piccola dopo 15′ quell’ Inglese che doveva essere Udinese infila di testa su gran palla di Birsa la porta del Simone bianconero. La palla gira ma non si crea nulla di buono poche idee e ben confuse. De Paul si vede poco e Thereau sembra fuori posto, neanche detto ed i 2 di cui sopra confezionano il pareggio. S’ intravvede qualcosa ma si rischia tanto. Clima e pallonate sono da calcio d’ estate ma questo è campionato, sicuramente i clivensi non sono clienti facili e paradossalmente sarebbe stato meglio beccare qualche big super rinnovata e con la testa ancora in vacanza piuttosto che un Chievo rodato e pronto.
Chi non è pronto è Scuffet su un tiro da fuori bello ma nulla di chè di Birsa che spegne sul nascere i bagliori udinesi d’ inizio seconda parte.
Quando gli infortunati Samir e Perica entrano a sostituire Wague e Fofana tra i tifosi si vede la nuvoletta col punto di domanda e la bolla nel naso classica dei cartoni giapponesi ma la musica cambia poco.
C’è molto lavoro da fare e speriamo che non sia importante cominciare bene per continuare meglio ma la valanga di fischi a fine partita deve far pensare.