L’ Udinese ha perso i numeri sia in campo che sulle maglie. Comincia male una serata che con più ‘gamba’ e determinazione avrebbe potuto avere un finale ben diverso. L’ Udinese scende in campo con le nuove maglie che viste da vicino non sono troppo sgradevoli ma chi le pensa e le disegna dovrebbe rendersi conto che la maggior parte delle persone, quando sono fortunate, le vedono, ad una trentina di metri di distanza. Il giallo su sfondo bianco rende invisibili i numeri così da complicare non poco il riconoscimento dei giocatori. Sarà per le maglie, per la mancanza di stimoli o per l’ annata nata male, ma l’ Udinese di questo lunedì è senza numeri anche in campo. Gioca un pochino nei primi minuti poi prende un gol evitabile e si spegne contro una Juve che non fà nulla di più del suo compitino e chiude la partita con facendo poco più di 4 tiri in porta che si trasformano in 2 gol ed un palo. Prima di fare altre considerazioni ho voluto ascoltare la conferenza del Guido ‘La squadra non mi è dispiaciuta, abbiamo preso gol troppo presto e questo ci ha complicato le cose. La Juve è più forte ed abbiamo perso.’ E’ vero la Juve è più forte, ma nella partita di andata abbiamo preso un gol nei minuti finali, creando non pochi grattacapi alla vecchia signora, ed in quel caso una dichiarazione del genere mi avrebbe trovato concorde, oggi no. Non siamo tecnici, non siamo esperti del settore, ma per capire se un panino è buono non serve essere chef ed il panino di stasera di buono ha veramente poco. Un solo tiro ‘sbilenco’ in porta che colpisce il palo al 90′ non basta contro una Juve nulla di chè. 3 5 1 1, 4 3 3, 4 4 2, sono solo numeri ed è vero una o 5 punte non è importante ciò che conta è che chi scende in campo corra, crei gioco ed occasioni cose che non si sono viste. Concordiamo certo di più con le parole di Danilo ‘L’ Udinese è forte quando gioca un calcio veloce, non lo ha fatto soprattutto nel primo tempo giocando proprio come voleva la Juve. Dobbiamo cambiare registro.’ e soprattutto del Paron che forse ha visto la stessa partita che abbiamo visto noi. ‘Abbiamo affrontato altre volte la Juve ed abbiamo fatto bella figura, questa volta no, potevamo fare molto meglio. La Juve ha dimostrato che pur giocando le coppe si può rendere anche in campionato. Dobbiamo fare tutti il mea culpa e riparare agli errori commessi.’ Speriamo sia così perchè fare lo stadio nuovo serve a poco senza una mentalità vincente. Nessuno pretende la vittoria della Champions o dello scudetto, perdere con la Juve ci stà, ma quando si scende in campo bisogna farlo per vincere, poi vada come vada. Non sempre si pesca dal cilindro Sanchez, Pizzarro, Bierhoff, Amoroso o Di Natale, per cui le annate un poco più opache possono esserci e per qualche strano motivo ultimamente ci sono state proprio quando l’ Udinese ha cambiato di meno, ma certamente per vedere uno stadio degno del Friuli ci vuole una squadra costruita su solide basi, con calciatori che abbiano voglia di vincere partita per partita, per arrivare più in alto possibile come squadra. Il Guido? Penso sia il meglio che al momento ci possa essere a Udine, basta che insieme ai vertici si renda conto che Sanchez non c’è più e Totò non può continuare a far miracoli per cui bisogna cambiare registro, osare un poco di più sia in attacco che nelle richieste se serve qualcosa per ridare vigore ad una terra che non smetterà mai di amare l’ Udinese. Come diceva la voce fuori campo del mio telefilm preferito ‘Magnum PI’ ‘Lo so a cosa state pensando e avete ragione…’ Lo stadio Friuli ieri sembrava lo ‘Juventus Stadium’, alla Juve tutto è permesso, anche portare attrezzature a noi giornalisti friulani non permesse in tribuna stampa, ma vedere Conte che incitava il pubblico, i ‘Gialli’ che andavano sotto la curva e 3/4 dello stadio che esultava, mi ha fatto pensare…Doveva essere il contrario, ok abbiamo perso ma l’ allenatore, la squadra ed il pubblico stesso devono comunque caricarsi a vicenda per dimostrare che anche se l’ annata storta può capitare, non avremo mai paura di urlare in faccia al mondo ‘Fuarce Udin’