Manca il gioco, manca la qualità, ma si comincia a vedere il cuore e la voglia.
L’ Atalanta, ben messa in campo dal nuovo allenatore friulano, era costretta a vincere e l’ Udinese ha rischiato poco smorzando tutte le folate bergamasche, ma un tiro in porta, bello quanto sfortunato per il palo che ha negato il gol, è comunque poco. Si sa che l’ Udinese soffre con le squadre che si chiudono, oggi un piccolo passo avanti è stato fatto, anche contando che mancava Kone, collante unico tra centrocampo ed attacco.
Quest’ anno credo che se pensiamo di vedere partitone indimenticabili con gioco spumeggiante sarà difficile, ma voglio credere che si stia trovando una quadra che potrebbe servire poi a creare le basi per l’Udinese che verrà e che non potrà avere troppe scuse. Buona la nuova difesa con Wague che di testa non ne pperde una e Piris uomo ovunque. Si vede la solidità che Pinzi riesce a dare, ora dovranno essere gli esterni ed i centrocampisti a creare le azioni che mettano in condizione le punte di andare in gol. L’ arbitraggio? Non mi è dispiaciuto il lasciar giocare addottato dal direttore di gara, ma se c’è rigore, come quello su Widmer, và fischiato. Nessuna scusa per segnare bisogna tirare in porta e l’ Udinese di questi tempi lo fà troppo poco. Mancano gli uomini? Forse un poca di classe manca, ma se le idee sono chiare si possono giocare ottime partite senza grandi stelle.