Speriamo che il mister non se ne abbia a male, ma noi, sinceramente, di progressi della squadra nella sconfitta contro il Milan proprio non ne abbiamo visti. Contro una formazione che tra defezioni e seconde linee appariva il Milan più abbordabile della storia, quello che abbiamo visto noi è stata la solita Udinese da trasferta: gioco stentato, poche idee e atteggiamento rinunciatario fin da subito. La sensazione diffusa, piuttosto, è quella di un ulteriore passo in avanti verso il buio del tunnel, e sinceramente per ora non se ne vede l’uscita. Adesso, come sempre succede, piove sul bagnato dato che il prossimo avversario dei bianconeri è la tritasassi Roma di questo inizio campionato.
Non è dato sapere cosa abbia detto Guidolin ai suoi in settimana, come si siano allenati i giocatori e chi abbia maggiormente convinto il mister ma, se dobbiamo basarci sulle prestazioni viste fin qui, allora forse si può rischiare e schierare qualche giovane maggiormente voglioso e affamato rispetto ai ‘senatori’ un po’ spenti di queste ultime settimane. Soprattutto il gioco offensivo appare molto labile e latente, tutto concentrato a verticalizzare sull’unica punta, totò, che comunque attualmente non appare nella forma migliore per essere l’accentratore di ogni lancio o passaggio. Se poi ci mettiamo che i centrocampisti non si inseriscono o lo fanno poco e male, si intuisce come mai là davanti si segni pochino, e non si capisce come possa arrivare una inversione di tendenza continuando a mantenere sempre lo stesso modulo. Forse sarebbe meglio iniziare da subito con due punte vere, mettere gente fresca e pimpante, che magari si complementa con una buona tecnica, quali Muriel e Maicosuel, tanto per dirne due.
Non sarà comunque facile contro una Roma lanciatissima, capace di otto vittorie di fila e con un solo gol subito. È vero che la squadra di Garcia arriverà al Friuli priva del proprio capitano e di Gervinho ma l’impianto di gioco dei giallorossi sembra ormai solido e collaudato, tanto che sulla carta i bianconeri appaiono come la vittima designata.
Meglio rinfrancarsi un po’ con le statistiche e leggere che al Friuli l’Udinese ha conquistato 14 successi, tanti quanti gli ospiti, a fronte di 11 pareggi. L’anno scorso le squadre si divisero la posta in virtù dell’1 a 1 a firma Lamela e Muriel mentre nelle precedenti due stagioni si registrano una vittoria per parte. Nei periodi di magra vale tutto e quindi aggrappiamoci anche al fatto che le zebrette non perdono in casa da oltre un anno, e che magari il Friuli è diventato il nostro talismano anti-sconfitta.
Arbitro della partita il sig. Bergonzi, giacchetta esperta e internazionale il cui operato a volte non è stato scevro da polemiche ma che, speriamo, sia in grado di dirigere equamente una gara che per l’Udinese si presenta ostica già di suo. Fischio d’inizio Domenica alle canoniche ore 15.00.