Un’ Udinese con varie novità non interpreta male la gara contro una Lazio nulla di chè. Si vede grinta, forse troppa foga e magari troppo poca concretezza, ma rispetto alle ultime gare almeno compare la grinta. I guardalinee e l’ arbitro ci mettono del loro per rovinare la partita oltre agli episodi che non favorisconodi certo i bianconeri.
Edenilson, azione del gol annullato per fuorigioco a parte, non punge come dovrebbe seppur oggi si trovi sulla sua fascia preferita, Adnan senza infamia nè lode, Kuzmanovic sembra un buon acquisto, si rivede Guillerme e non c’è da dire male dopo un’ assenza tanto lunga. In se stessa l’ Udinese non si muove male ma non incide e dopo l’ uscita anticipata per doppia amonizione di Danilo che fa ricomparire heurtaux al posto di un volonteroso Zapata le occasioni di pungere si riducono al lumicino. Se questa Udinese è piccola, anche la Lazio è più Lazietta che altro, ma visto che mal comune non è mezzo gaudio ciò che conta è che i bianchi e neri comincino a giocare a pallone per racimolare quei 15 punti che potrebbero bastare per aggrapparsi alla serie A anche in questo campionataccio, cercando di tener fede, per il futuro, alle parole del Paron che ha promesso ai friulani in diretta tv una squadra degna dello stadio. Detto ciò questa squadra può fare certo di più di quanto stà facendo, si è rivisto qualcosa ma non abbastanza. E’ vero giocare in 10 non è semplice , ma subire per 50 minuti questa Lazietta è un brutto segnale. Sarà per la troppa voglia di fare che a volte annebbia le idee e fa far più confusione che altro, ma oggi c’è stato un poco di fumo ed un punticino di arrosto, ora oltre al fumo ora ci vuole anche l’ arrosto, quello da 3 punti.