Il primo turno infrasettimanale di questo torneo metteva ieri sera di fronte al Friuli Dacia Arena l’Udinese e la Lazio, entrambe reduci da due convincenti vittorie ottenute domenica scorsa e che hanno assestato le rispettive posizioni in classifica collocandole in una zona di assoluto prestigio. Gli uomini di Mr Velazquez hanno iniziato la gara senza alcun timore reverenziale ed infatti la prima mezz’ora era a loro favorevole anche se possiamo dire che l’unico brivido per la difesa biancoceleste nasceva da una punizione dal limite ben calciata da De Paul e disinnescata da un grande intervento di Strakosha. L’ultimo quarto d’ora invece vedeva crescere gli ospiti resisi pericolosi con due colpi di testa che potevano potenzialmente creare qualche apprensione a Scuffet ma prima Luis Alberto e poi Parolo non inquadravano lo specchio nonostante avessero goduto di troppa libertà all’interno della nostra area. Il primo tempo quindi si concludeva con un equo 0-0 ma avevo la netta impressione che nella ripresa sarebbe potuto accadere qualcosa, anche in virtù dei probabili inserimenti che Mr Inzaghi avrebbe effettuato, avendo preservato alcuni pezzi da novanta (visto che sabato a Roma andrà in scena il derby capitolino).
Pronti via e la ripresa vede i bianconeri sfiorare il vantaggio grazie all’ennesima incursione di Fofana conclusasi con un tiro che esaltava i riflessi dell’estremo difensore laziale che si salvava in calcio d’angolo. Facevano seguito, a cavallo tra il 61′ ed il 66′, i cinque minuti decisivi per il match dove la Lazio, prima con Acerbi tap-in su punizione di Luis Alberto smanacciata da Scuffet e poi Correa, prodigioso nell’inventarsi il raddoppio in una insistita azione personale, sembravano mettere sostanzialmente in ghiaccio l’incontro. I friulani invece non si perdevano d’animo e grazie agli ingressi, nell’ordine, di Pussetto, Teodorczyk ed addirittura di Vizeu costringevano la Lazio ad una strenua e sofferta difesa anche perché la prodezza di Nuytinck, che all’80’ dimezzava lo svantaggio, dava vita ad un vero e proprio assalto che avrebbe onestamente meritato miglior sorte e che avrebbe sancito a mio parere una corretta spartizione della posta. Ma si sa che oramai nel calcio sempre più gli episodi indirizzano le gare e quindi ieri abbiamo visto quanto Stakosha sia stato determinante con i suoi interventi, tanto il nostro Simone, eroe di Verona domenica scorsa, nell’unica parata effettuata abbia purtroppo involontariamente fornito l’assist ad Acerbi (che non segnava da ben 49 partite). Questo per ribadire che reputo troppo salato il conto pagato ieri sera dai nostri.