
Molti di voi forse non apprezzano il “calcio all’ italiana” schieramento che si caratterizza per una spiccata propensione difensiva, ma con cui personaggi come Nereo Rocco, Helenio Herrera, squadre come il Milan, l’ Inter, il Chelsea o la grecia campione d’ europa nel 2004, hanno raggiunto traguardi ragguardevoli ed in una sua evoluzione, anche l’ Udinese in questi ultimi tempi ne sta beneficiando. Quelli che di calcio ne capiscono vorrebbero vedere un gioco spettacolare, capace di non prendere gol e parne 2 o 3 a partita. Ma stiamo parlando di calcio ed in particolare di Udinese, non di holly e benji, fantasmagorico cartone giapponese che tratta di questo sport, e diciamocelo più di tutto conta il risultato. E’ vero se si vince col bel gioco è meglio, ma se si gioca bene e si perde è certamente peggio. Analizzando la partita contro gli ‘aquilotti’ i bianconeri non sono stati spettacolari ma, solo per bravura di un difensore che ha salvato sulla linea, non sono andati in vantaggio con Muriel che ha anticipato, in modo a parere nostro regolare, Marchetti; hanno fatto un gol costruito e concluso perfettamente, sono stati concreti ed attenti, ci hanno messo voglia, grinta, attenzione e precisione. Hanno corso infondo meno rischi di una Lazio che ha impegnato si ‘Ore’,abbreviazione del nome di Karnezis addottata dallo Stramister, ma senza fargli correre grossissimi rischi, seppur l’ estremo bianconero si sia messo in mostra per delle belle parate. Il bel gioco forse verrà, certamente ora è bella la classifica. Quanti ci avrebbero scommesso 4 partite fà? Ora probabilmente molti sono li a dire ‘Lu vevi dite io’ gli altri invece ‘si ma cal li no l’ è balon’, intanto l’ Udinese operaia si prepara ad un’ altra sfida, non da poco contro il Parma, con la consapevolezza di potersela giocare contro tutti e la voglia di stupire ancora.