Ieri sera al Friuli Dacia Arena l’Udinese era attesa per il debutto casalingo che la opponeva alla Sampdoria; c’era curiosita’ per vedere all’opera la nuova banda di Mr Velazquez e soprattutto per capire se il secondo di Parma fosse stato frutto di una reazione inevitabile, visto il doppio svantaggio, oppure se fosse l’inizio di un percorso nuovo. Da come i bianconeri hanno giocato e quasi maramaldeggiato nella prima frazione diamo credito alla seconda ipotesi, perché lo striminzito 1-0 che ha portato le due contendenti negli spogliatoi e’ stato un risultato che non rende assolutamente merito ai padroni di casa, capaci di effettuare 9 tiri verso la porta avversaria con Fofana che ci ha provato per ben 4 volte. La gara si è sbloccata quasi subito, quando al 9′ De Paul ha capitalizzato una cavalcata di Fofana che ha trovato il nostro Nr 10 dall’altra parte del campo pronto a controllare, sterzare per rientrare ed infine indirizzare il pallone alle spalle di Audero con un preciso destro sul secondo palo. Dato molto importante questo perché l’argentino su azione non segnava dall’aprile dello scorso anno e le due decisive marcature, in altrettante gare di questo avvio di stagione, sanciscono quanto Rodrigo possa diventare finalmente determinante per le fortune della propria squadra.
Nella ripresa c’è stato un inevitabile calo dei friulani che hanno concesso maggior campo ai blucerchiati che, grazie anche ad alcuni cambi apportati da Mr Giampaolo, si sono posizionati meglio ed hanno fatto maggiormente la partita visto lo svantaggio maturato durante i primi 45 minuti. L’errore dell’Udinese e’ stato quello che di non chiudere il match, perché lo striminzito vantaggio ha tenuto gli ospiti appesi al risultato e c’è stata poi conseguentemente anche una inevitabile sofferenza che comunque valorizza ulteriormente la vittoria finale. Buono Scuffet nel paio di occasioni dove è stato chiamato in causa, discreti in difesa (le diagonali per Samir sono ancora da “oliare”, quanto le “uscite” di Ekong), spesso sontuosi a centrocampo dove “capitan” Behrami ha dato sostanza e meritandosi per me la palma del migliore in campo, ora aspettiamo che le punte, Lasagna prima e Teodorczyk dopo, entrino in condizione perché le loro prestazioni sono state al limite della sufficienza. Altro dato incoraggiante e’ che rispetto allo scorso torneo siamo già a “+ 4” (anche se solo dopo due turni) e se la nuova creatura bianconera deve crescere, sappiamo tutti benissimo quanto i “punti” risultino essere il “cibo” migliore.