E anche per quest’anno il minimo sindacale è raggiunto, grazie ai tre punti che una Udinese compatta e volenterosa strappa ad un combattivo Catania in virtù del solito gol del solito Di Natale. Adesso, come sostenuto anche dal paron, magari possiamo giocare liberi da logiche di classifica e provare ad esprimere quel potenziale che troppo di rado le zebrette hanno saputo palesare in campo.
Si comincia da Firenze, contro quella Fiorentina che recentemente ha spezzato i sogni di gloria dei bianconeri in Coppa Italia e che l’Udinese ha dimostrato di poter valere a scapito dei tanti punti di distacco in classifica. Capiremo subito dalla trasferta del Franchi che tipo di finale di campionato ci attende: se saranno sette turni spesi fino all’ultimo alla ricerca del massimo possibile, o se si tratterà di una lenta passeggiata primaverile verso l’epilogo di una stagione anonima. Certo è che la squadra di Montella si ritroverà domenica senza uomini importanti quali Rossi, Gomez, Vargas infortunati, Savic squalificato e con Pizarro e Anderson in dubbio. Matri appare inceppato e non è da escludere che Montella gli preferisca il giovane Wolski. Insomma per l’Udinese sarebbe la giornata giusta per tentare il colpaccio e impreziosire una classifica alquanto abulica.
Dal canto suo Guidolin può gioire per la salvezza raggiunta e per il filotto di tre partite senza subire gol; arriva però il crac di Di Natale, probabilmente stop per lui di tre gare, a funestare un clima finalmente rasserenato. L’occasione almeno può essere propizia per vedere con continuità Muriel e valutare il colombiano per un futuro inevitabilmente orfano dello storico capitano. Insieme a lui ovviamente posto fisso per il totem Scuffet, per i tre moschettieri in difesa, Allan e Pinzi in mediana con Widmer e Basta ai lati, mentre B. Fernandes dovrebbe agire in appoggio all’unica punta.
I precedenti a Firenze non è che cantino la gloria dei colori friulani visto che nei 37 precedenti in serie A l’Udinese ha strappato bottino pieno solo in cinque occasioni. Dieci i pareggi mentre ben 22 sono i successi dei padroni di casa. L’ultima vittoria esterna risale alla stagione 2007/2008 grazie ai gol di Di Natale e Quagliarella, dopodiché sono state sonore mazzate, fino al 2-1 dello scorso anno siglato allo scadere da Jovetic.
Sarà il sig. Celi della sezione di Bari a dirigere alle 15 di Domenica prossima l’incontro tra gigliati e bianconeri. Sarà la prima volta in questa stagione che l’Udinese incrocia l’arbitro pugliese, con lui in tutto 4 vittorie, 3 sconfitte e 3 pareggi per la truppa di Guidolin.