
Same Sheet, Different Day…Nelle zone inglesi presidiate dai Pozzo si direbbe così per dire che la musica non cambia…E non è certo bella da ascoltare. L’ Udinese in positivo non ha mai stupito in questo campionato. Il primo gol di un iracheno in Italia non ha portato punti in casa Udinese, la partita affrontata con grinta ma senza idee, come quasi sempre, ha creato non poco malcontento. Ci raccontano di un Di Natale come Totti, sembra abbia litigato con Colantuono, c’è chi dice di un errore voluto per cacciare l’ allenatore ormai più che in bilico, ma noi non ci crediamo. Il rigore fà parte del gioco Totò ha calciato male, e non è riuscito a fare il gol n 2 del campionato alla squadra a cui ha fatto il primo, permettendo a Perin di riscattare la papera sul gol di Adnan, tutto qui, capita, pensateci quanti rigori ‘fondamentali’ ha segnato il bomber bianconero? Pochi, forse non sono il suo pezzo forte, se l’ Udinese non gioca a pallone le cause sono da ricercare altrove. Vorrei capire perchè il Mr insiste con un modulo che ormai non và, perchè non gioca come ha sempre fatto a Bergamo dove sembra tutti lo amino? Ad una mia precisa domanda ha risposto dicendo che la squadra il 442 non lo supporta, io non sono un tecnico, ma non è il modulo che si applica perchè è quello che dà maggiori garanzie con meno movimenti cervellotici?
Si potrebbe dire: stessa storia, stesso posto, stesso bar…Cantava così Max Pezzali ricordando gli anni d’ oro…Lui parlava del grande Real, noi ricordiamo la grande Udinese, quella che ormai si può solo ricordare. Nonostante una squadra che potrebbe navigare in acque tranquille l’ Udinese ora rischia grosso. Si è fatta male da sola, era praticamente messa benino ma non ha saputo cogliere l’ attimo e da quel ‘Carpi Diem’ ha fatto come la pallina sul piano inclinato, continuando a scendere.
Arriviamo sempre secondi sulla palla, avanti così perchè cambiare ‘in meglio’ ora non è possibile. Quelle appena citate sono, più o meno, le parole raccolte dai nostri collaboratori parlando con un Paron infuriato che si rende conto che la guida forse non è quella adatta per il club Bianconero ma chiarisce che teoricamente al momento sul mercato non c’è di meglio per cui si va avanti così. Forse i bianconeri arrivano dopo gli altri, ma anche la società ha tardato, con un mercato estivo nullo, forse con la scelta di un tecnico al risparmio, mettendo le toppe in un buon mercato invernale, ma ormai chi era disponibilissimo a prender posto in panchina in estate stà facendo volare altri colori.
Sconfessare il Mr in questi momenti non è il massimo, era meglio farlo prima se si voleva cambiare, e sparare così tanto per fare non ha senso, perchè nomi ce ne sono basterebbe metter mano in saccoccia, ma se questo tecnico è stato tanto seguito e voluto perchè cambiarlo? Ora due gare dove non si può e non si deve sbagliare poi si potranno fare i conti.