Un modesto, ma determinato Carpi questo pomeriggio ha avuto la meglio per 2 a 1 su un’Udinese apparsa irriconoscibile rispetto a quella a tratti ammirata solamente tre giorni fa e che fu capace di battere l’Atalanta con il medesimo risultato. Sono rimasto basito per come i bianconeri si siano approcciati a questa gara che poteva in un certo senso essere quella della svolta, prego dare un’occhiata alla classifica ed immaginiamola con una posizione dei nostri issati a 27 punti. Questi sono i match dove siamo d’accordo che si ha quasi tutto da perdere ma vedere come, anche nel recente passato i friulani non siano capaci di gestire sfide contro compagini sull’orlo della disperazione, deve far riflettere sui limiti mentali della squadra che ogni volta che sta per spiccare il volo si auto tarpa.
Queste poi sono le tipiche partite, come l’anno scorso a Cesena ed a Parma ( si vede che l’Emilia Romagna non ci porta bene ), che fanno male soprattutto alla tifoseria accorsa molto numerosa, nonostante l’orario infausto per un anticipo al sabato, perché la prestazione del primo tempo e’ stata veramente scialba, molle ed a tratti indolente e personalmente nell’intervallo ( regolamento permettendo ) avrei cambiato sette undicesimi della squadra. Le poche note liete vengono da una ripresa dove, complice un cambio di modulo e l’innesto di forze nuove, il comportamento degli uomini di Mr Colantuono e’ stato appena sufficiente ma non tale da raddrizzare il risultato anche perché nel frattempo i biancorossi avevano già raddoppiato. Il ritorno al goal di Duvan Zapata ha dato un senso agli ultimi venti minuti, ma se si esclude un palo in mischia ed un po’ casuale di Badu sommato ad uno sterile predominio, per il resto gli uomini di Mr Castori hanno gestito abbastanza tranquillamente il vantaggio ( non ricordo una parata degna di questo nome del loro portiere ) ed hanno così colto, con merito, la terza vittoria nella massima serie che li rimette anche in corsa per la salvezza.