In una giornata particolare, quasi surreale nel ricordo del Moro, urlando contro il cielo tra vite spezzate ed occasioni sprecate, Chievo e Udinese si dividono la posta e per come è andata ben venga il punto contro i veronesi che speriamo riesca a traghettarci in europa. Abbiamo sempre detto che il vero peccato dei bianconeri di quest’ anno e’ stato snobbare e gettare via la coppa Italia che avrebbe potuto portare l’ europa e magari un trofeo nella bacheca societaria senza sforzi incredibili. Così non è stato, forse nonostante le prediche del Guido da qualche parte c’è stata un pò di smania di grandezza che ha fatto seguire improbabili specchietti per le allodole a dispetto di possibili traguardi, ed ora l’ Udinese è cotta a puntino, come il suo capitano che ora non è certo nella sua vena migliore. C’era da aspettarselo con un’ overdose di partite come quella che Totò e compagni hanno dovuto giocare, c’ era da aspettarselo con una rosa non proprio adatta per così tante partite e con qualche infortunio di troppo, c’era da aspettarselo senza troppe critiche, ma certo 2 tiri in porta contro il Chievo sono pochi. E’ vero il capitano ci ha abituato bene in questi anni, ma è umano anche lui e come tale può sbagliare. Mettiamoci un Basta a mezzo servizio, un Barreto in crescita ma non al top, Fernandez tanto fumo e poco arrosto, Armero nemmeno il fumo, allora vedrete che questo punto diventa un punto guadagnato. Il mr è moderatamente soddisfatto analizzando tutte queste cose del punto a Chievo, complimenti a Samir che ha tolto le castagne dal fuoco ed in generale a tutta la difesa, ma se si vuole vincere, ed arrivare infondo senza il rimpianto di non avere fatto il massimo, con l’ Inter ci vuole un’ altra Udinese.