Udinese in buona condizione.È una considerazione obiettiva, non da tifosi (che sarebbe anche legittimo esserlo) ma da gente che va allo stadio e che conosce il rischio di confondere le lucciole con le lanterne. L’Udinese non è una lanterna che lotterà per lo scudetto, ma nemmeno una lucciola evanescente.Giunta a questa tappa dopo un precampionato con qualche momento in cui ha dimostrato qualità ma anche qualche disattenzione in tutte le zone del campo, nella Prima ufficiale non sbaglia direzione e imbocca la via dei sedicesimi di Coppa. L’avversario non è in grado di impensierire i bianconeri.
Lo immaginavamo
Comunque il dignitoso Avellino con i suoi limiti di compagine di serie C, è giunto a Udine per dare prova del suo orgoglio (aveva eliminato la Juve Stabia nei giorni scorsi) e per fare un’onesta partita.
Cosi è stato e la vittoria friulana non disonora i campani.
Dal nostro punto di vista invece osserviamo dei preziosi passi avanti nella preparazione, oltre che una prestazione soddisfacente di alcuni singoli (Thauvin, buon motorino di centrocampo e Davis, fisicaccio, colpi di testa e prestazione robusta)
Ci è piaciuta la difesa (l’Avellino non è stato a guardare ma ha impensierito spesso il reparto arretrato Udinese).
Ci ha convinto Lucca, sempre mobile, un dinamismo che ha favorito anche il movimento di altri compagni di reparto come Brenner che dà vita ad una prestazione apprezza bile.
Insomma una squadra, quella bianconera, che appare solida e bene impostata.
Chi vive di illusioni nel calcio viene spesso smentito, ma abbiamo avuto l’impressione che la squadra sia a buon punto nella preparazione e possa esprimere un campionato accettabile.
Il buon giorno è sereno.
La pioggia è un cattivo ricordo lontano
Vito Sutto