Oggi a palazzo Belgrado il convegno “Ruralnet – L’agriturismo, risorsa del nostro territorio”
Fare “rete” per promuoversi. Applicare le buone pratiche acquisite soprattutto in materia di accoglienza. Proseguire nei percorsi volti alla crescita professionale. Sono questi i punti fondamentali che gli operatori del nostro territorio avevano evidenziato essere fondamentali in un eventuale percorso formativo a loro rivolto e su queste basi hanno preso le mosse i corsi di formazione organizzati nell’ambito del progetto Ruralnet, progetto che coinvolge oltre a quella di Udine, la Provincia di Treviso, la Direzione Promozione Turistica Integrata della Regione Veneto e l’Associazione Vacanze in agriturismo della Carinzia. Oggi nel Salone del Consiglio di palazzo Belgrado la consegna degli attestati di partecipazione, evento di chiusura del progetto. Ad aprire i lavori, il presiedente on. Pietro Fontanini. «Un’iniziativa quella dei corsi di formazione che ha avuto l’obiettivo di sostenere il rafforzamento e la qualificazione dell’offerta turistica rurale nonché di incrementare l’attrattiva turistica delle strutture agrituristiche sul territorio transfrontaliero attraverso la qualificazione degli operatori. Il problema vero di molte nostre realtà è che non sono in grado da sole di entrare nei circuiti della promozione turistica. Fare squadra – ha aggiunto – è fondamentale per chi, come gli agriturismi friulani, ha già raggiunto i massimi livelli quanto a prodotti da offrire». Gli enti coinvolti sono uniti nel partenariato del progetto “Interreg IV Italia-Austria 2007-2013 – Network per lo sviluppo e la promozione dell’ospitalità rurale transfrontaliera”. Il progetto ha previsto numerose iniziative come ad esempio la realizzazione della “Guida alla vacanza in agriturismo. Carinzia – Treviso – Udine. Ospitalità col cuore”, la guida turistica transfrontaliera. «Come è stato rilevato oggi dagli operatori – ha detto Mattiussi – il percorso formativo ha colto nel segno andando a colmare le lacune presenti nel “sistema agriturismo”: la strada da continuare a percorrere con convinzione è quella del fare squadra per promuovere un prodotto».
Quanto all’incontro di oggi dal titolo “Ruralnet – l’agriturismo, risorsa del nostro territorio” è stato fatto il punto sul progetto Ruralnet che, dopo circa tre anni di attività volge al suo termine. Molte sono state le azioni realizzate con la proficua collaborazione degli altri partner che ricordiamo sono la Provincia di Treviso (Lead Partner del progetto), la Regione Veneto e l’Associazione Vacanze in Agriturismo della Carinzia. Si sono realizzati gli scambi transfrontalieri con gli operatori austriaci che hanno ospitato i colleghi friulani e trevigiani e che hanno anche visitato i nostri territori. Da questi scambi gli operatori hanno constatato personalmente le affinità operative e le diversità oltre ai margini di miglioramento e le possibili collaborazioni. Come detto è stata realizzata la guida bilingue “Ospitalità col Cuore” distribuita alle fiere italiane e austriache, segnalata anche dalla trasmissione Eat Parade su RAI DUE e che ha riscosso un tale successo che ormai è quasi in esaurimento. Si sono tenuti sette corsi di formazione titoli (Come vendere il prodotto agriturismo ed il territorio; Come realizzare iniziative di marketing e vendite del prodotto agriturismo; Come comunicare al turista la specificità dell’offerta agrituristica; Come fare sistema; Come migliorare la qualità dell’accoglienza; Come promuovere la propria azienda). I temi sono stati concordati con gli operatori degli agriturismi stessi nel corso degli scambi realizzati con gli operatori carinziani, ulteriore azione del progetto Ruralnet. Gli argomenti hanno voluto approfondire alcune tematiche che sono emerse in occasione degli scambi transfrontalieri e cioè la necessità di fare sistema con gli altri operatori agrituristici del proprio comprensorio, la necessità di vendere non solo il proprio agriturismo e i propri prodotti ma anche il territorio circostante, in quanto gli agriturismi ne sono tra i più importanti custodi. Ai corsi hanno partecipato più di 100 operatori. «L’attesa ora – ha chiosato Mattiussi – è per RURALNET 2: il prosieguo del progetto è stato già depositato con un parternariato allargato questa volta anche alla Provincia di Pordenone. La speranza è che venga finanziato con il prossimo bando per la prosecuzione di un’azione che ha prodotto risultati e ricadute decisamente positive».