La Provincia di Udine continua a investire risorse per il cicloturismo e la migliore fruibilità della ciclovia Alpe Adria, infrastruttura di richiamo internazionale per gli amanti delle escursioni su due ruote, provenienti soprattutto da Austria e Germania. Palazzo Belgrado, infatti, ha un obiettivo ambizioso: quello di concretizzare il tronco Moggio Udinese-Venzone di cui sta elaborando la progettazione definitiva. Alternativo rispetto a quello iniziale che prevedeva il passaggio per Campiolo, il percorso consisterà nell’attraversamento di gallerie, toccherà un ponte ferroviario e richiederà la messa in sicurezza dei versanti prospicienti la pista. Per raggiungere il risultato, l’Ente ha programmato di realizzare entro l’anno lavori preparatori (investimento di circa 80 mila euro) di sistemazione di alcune strade comunali a Venzone (capoluogo), Portis Vecchia e Carnia per complessivi 3,7 chilometri, per un utilizzo in sicurezza da parte dei ciclisti che attraversano questo territorio seguendo il tracciato dell’Alpe Adria. “Si tratta di lavori propedeutici alla realizzazione dell’intero tronco della ciclovia in questa zona. Interveniamo, infatti, su alcuni collegamenti urbani – spiega il vicepresidente con delega alla viabilità e la turismo Franco Mattiussi – caratterizzati da basso traffico veicolare e con velocità ridotta, migliorando le condizioni di sicurezza per i fruitori su due ruote. Considerato che i percorsi non si snodano su sedime proprio ma in promiscuità con il transito dei mezzi, verranno adottate tutte le soluzioni finalizzate all’incolumità dei ciclisti con nuova segnaletica, riqualificazione delle strade e, in qualche caso, asfalti nuovi, attraversamenti pedonali sopraelevati”.
Tre le strade oggetto di intervento: il collegamento che da Venzone Nord attraversa una zona residenziale, un fondo agricolo e raggiunge la sr 13 Pontebbana; la viabilità del centro abitato del borgo di Portis Vecchia completamente abbandonato dopo il terremoto del ’76 (qui, oltre alla segnaletica sarà rifatto anche il manto stradale particolarmente ammalorato); la comunale di Carnia centro che dall’ultimo sottopasso ferroviario conduce alla piazza e raggiunge il vecchio tracciato ferroviario da dove partirà il futuro tronco dell’Alpe Adria (essendoci un rettilineo, per ridurre la velocità dei mezzi in transito e tutelare i ciclisti, sono stati previsti 2 passaggi pedonali sopraelevati). “L’intento della Provincia è quello di dare continuità anche in questa zona alla ciclovia Alpe Adria e il tronco Moggio Udinese-Venzone è funzionale a questo disegno. Il costo dell’operazione è di 3,4 milioni di euro. Attualmente sono nelle nostre disponibilità 1,9 milioni – prosegue Mattiussi – mentre la Comunità montana del Gemonese interverrà con 450 mila euro. Manca all’appello poco più di un milione che mi auguro vengano destinati dalla Regione a questo progetto strategico per ottimizzare i già importanti risultati registrati, in termini di transiti, sull’Alpe Adria in questi ultimi anni”.