Era la voce della curva, la voce inascoltata, di chi è stanco di incitare e vedersi sfuggire tra le dita anche il nome dello stadio.
Ormai è Dacia Arena poi si vedrà, quello che non si vede è il cuore bianconero di una squadra che non gioca a pallone.
La Roma non è certo l’ avversario ideale per riprendersi, gioca un bel calcio, e lascierebbe anche giocare se l’ Udinese lo facesse, ma soprattutto nella prima metà si pensa solo a contenere i lupacchiotti che passano meritatamente.
L’ Udinese non sfigura troppo, nella seconda parte della gara il palo nega la gioia del gol ai bianconeri che si mostrano un pochino più intraprendenti ma le giocate restano sempre isolate e casuali. L’ impegno si vede di più ma il calcio è un’altra cosa. Vorrei vedere cosa farebbe questa squadra dicendo ‘Andate in campo e giocate come volete’ almeno si chiarirebbero un poche di colpe. Spalletti urla anche dopo lo 0 a 2 di Florenzi, Colantuono si siede mestamente in panchina e non si smuove più di tanto nemmeno sul gol di Fernandes che ravviva gli ultimi minuti di gara. La partita si conclude con la curva che canta ‘Andate a lavorare’ ai pochi giocatori che si portano nei pressi dei supporters. Ora si và a Sassuolo, nel weekend della festa del papà, alla ricerca di qualche punto insperato contro una delle squadre rivelazione di quest’ anno, non si sa se con questo o un’ altro allenatore, la zona retrocessione è a 3 punti e poi arriva il Napoli.