Mancava un po’, nel novero delle brutture del nostro calcio, la partita annullata per bancarotta di una delle due contendenti. Manco a dirlo, l’onore indiretto di prendere parte a questo desolante spettacolo è toccato all’Udinese, vittima incolpevole della mala gestione societaria del Parma. Che poi il tutto si sia verificato in pieno girone di ritorno, nell’epoca del tanto sbandierato Fair Play finanziario, lascia ancor più basiti.
Rimandato a non si sa bene quando l’ipotetico recupero con i ducali, il club friulano si prepara per la seconda trasferta consecutiva in Emilia-Romagna, ospite domenica del Cesena.
Quanto detto sette giorni fa vale ancor di più adesso che, oltretutto, le zebrette corrono in campionato con una partita in meno. Parma a parte, le altre dietro corrono, non si fermano e gli otto punti di vantaggio sul Cagliari terz’ultimo è per ora margine discreto ma non eccelso. Meglio chiudere i conti in fretta, magari espugnando il Manuzzi ripetendo quanto fatto ad Empoli.
Visto il trend casalingo della squadra di Stramaccioni, Il fatto che si giochi in trasferta è sulla carta un vantaggio piuttosto che una penalità. Le cose migliori delle zebrette sono scaturite proprio fuori dalle mura amiche e con le ripartenze veloci Di Natale e soci hanno più possibilità di andare a segno rispetto ad un gioco ragionato.
Praticamente tutti arruolabili nel gruppo bianconero eccetto Geijo e Domizzi lungodegenti. Modulo da trasferta sulla carta confermato, e 3-5-2 imperniato sulla coppia Thereau – Di Natale.
In casa Cesena le acque sono per forza di cose poco tranquille. La posizione di classifica è drammatica e il tempo sta cominciando a stringere per la squadra di Di Carlo. In più la società cesenate ha anche la preoccupazione del paventato salvataggio del Parma a cui ha opposto un netto rifiuto nelle sedi competenti. Tornando al campo, Di Carlo ha più di un grattacapo e alle squalifiche dei vari Volta, Lucchini e Giorgi deve aggiungere una lunga serie di infortunati. Partita comunque delicatissima per la penultima del torneo e formazione offensiva obbligata con Brienza alle spalle di Defrel e Djuric.
Sono pochissimi i precedenti tra le due formazioni nel massimo campionato. L’ultimo incrocio risale al campionato 2011/2012 e fu risolto da un gol di Fabbrini a beneficio dei colori friulani. In tutto comunque sono 5 i precedenti in serie A suddivisi equamente in 2 vittorie a testa e un pareggio.
Domenica si giocherà sotto la direzione dell’arbitro Doveri. L’ultima partita dei friulani diretta dall’arbitro romano risale al pareggio di Palermo del novembre scorso.