Nel giorno in cui il mondo perde un pezzo di storia del calcio come Diego Maradona, Udinese e Fiorentina si affrontano per proseguire il cammino nella coppa nazionale. Molina, Bonifazi, Forestieri e Deulofeu scendono in campo per dare respiro achi ha giocato domenica. L’ Udinese parte sempre da dietro ma non subisce quasi mai, se non su uno pallaccia di Bonifazi condita da una scivolata sfortunata di Nuitnyck che spalanca la porta bianconera ma i viola sprecano. La partita è gragevole, ma lenta e poco incisiva, l’ Udinese crea di più ma per i numeri 1 è solo ordinaria amministrazione.
Due squadre allo stesso livello che non snobbano la coppa pur don dando l’ anima. La partita non è bella, oltre alla risaputa mancanza di un puntero di quelli veri, quelli che la porta la vedono anche senza guardare, nei bianconeri c’è poca cattiveria in avanti dove c’è molta qualità ma ci vuole più rabbia. Uno bisogna aspettarlo perchè deve riprendersi, l’ altro corre ma il gol non sa cos’è, quello che lo sa non se lo ricorda più, e Gotti guarda studia ma la carica non la da…Il freddo la fa da padrone e chi se la guarda davanti al fuoco, magari con un buon vinello, stà certo meglio dei pochi che per lavoro sono allo stadio, anche perchè gli stadii al tempo del Covid sono davvero tristi, cosa che in tv pesa meno soprattutto se tifi bianconero ed a qualche minuto dalla fine, come accade spesso, gli avversari la mettono dentro. Nulla di grave conta di più la gara con la Lazio che sarà difficilissima ma tutte le gare partono da 0 a 0, il problema è che non si segna pur creando molto e non credo dipenda da moduli, tattiche o magheggi, semplicemente bisogna tirare in porta. Nel calcio di oggi l’ allenatore deve capire una quarantina di persone per poi schierarle, ma ci vuole anche una guida per non smarrirsi soprattutto nei momenti di difficoltà.
Si continua a far partite non pessime eppur si perde con avversari non superiori, ora resta addosso il peso di un’ altra sconfitta da smaltire in fretta perchè il campionato non aspetta.